Su proposta dell’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alessandro Galella, è stata approvata dalla Giunta regionale lo scorso 28 luglio, una delibera che impegna risorse da destinare al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano per le annualità 2022 e 2023. L’avviso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regionale della Basilicata n. 44 del 1° agosto 2023 e prevede un impegno di 70mila euro, con aiuti alle imprese in regime de minimi fino a un massimo di 25mila euro. Sono ammissibili le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 30 settembre 2023, la domanda va presentata sul portale Siarb (Sistema Informativo Agricolo Regione Basilicata) entro il 30 settembre 2023, termine perentorio. Terminata la disponibilità finanziaria, le domande non saranno più ammesse a finanziamento. Sono otto azioni le azioni operative previste per il miglioramento genetico di: bovini da latte, razza podolica, razza Chianina, bufalini, suini, equini, ovini e caprini e cunicoli. I beneficiari dell’avviso sono gli allevatori iscritti ai libri genealogici delle specie e razze delle specie di interesse zootecnico.
“Si tratta di prime risorse, l’obiettivo è la loro destinazione verso il miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Lo sottolinea l’assessore regionale al ramo Alessandro Galella. “C’è un importante significato economico legato al miglioramento genetico – continua Galella – se per l’allevatore è finalizzato alla propria specificità aziendale, per l’istituzione pubblica rappresenta il salto di qualità per aumentarne l’efficienza competitiva del sistema zootecnico regionale al fine di preservare la biodiversità e gli equilibri ambientali. È indispensabile il sostegno pubblico per migliorare la quantità e la qualità delle nostre produzioni, salvaguardare la biodiversità, fare prevenzione sanitaria, perché diverse malattie del bestiame hanno una connessione con la genetica. È previsto un incentivo per i giovani di età inferiore a quarant’anni e per le donne. Inoltre – conclude Galella per sostenere la ripresa delle attività aziendali, è concesso un aiuto del 70 per cento agli allevamenti che hanno subito l’abbattimento totale o di almeno il trenta per cento dei capi, a seguito di ordinanza dell’autorità sanitaria, in queste due annualità. Nell’avviso è previsto anche un incentivo anche per gli allevamenti transumanti”.