L’ ipocrisia della Nato è tale che che quasi quasi viene da avere un moto di simpatia verso Zelensky che in questi giorni viene accusato di non essere riuscito a preparare una controffensiva vincente e che secondo le indiscrezioni che corrono a Washington è stato preso a male parole dal capo di stato maggiore maggiore Mark Milley quando nel corso di una telefonata ha detto che l’assalto alle posizioni russe sta costando troppi uomini e che sarebbe meglio fermarsi in attesa dell’arrivo di nuovi armamenti. In una guerra interamente condotta dalla Nato e nella quale gli ucraini forniscono solo la carne da cannone è vomitevole sentire la stampa occidentale, ma anglosassone in particolare, dire che Kiev ha commesso un errore quando ha deciso che i russi potevano essere presi sottogamba, Ci sono addirittura commenti impietosi da parte di esperti militari, tipo questo: “Gli ucraini stavano cercando di giocare a Guderian, solo che Guderian aveva 3.000 carri armati, e questi idioti hanno appena perso i 30 che avevano”.
Insomma Zelensky e il regime di Kiev in generale insomma cominciano a fare il capro espiatorio di tutte quelle teste di cazzo che hanno considerato la Russia debole e quasi incapace militarmente, priva di un’economia e di un’ industria in grado di misurarsi con lo sforzo bellico della Nato continuamente in via di esaurire armi e munizioni e con morale dei soldati sotto il tallone. Tutti i giorni in un modo o nell’altro queste idiozie sono state scolpite della testa di un’opinione pubblica disorientata per poter aumentare il flusso di armi di armi consegnate a Kiev, grazie al quale molti muoiono, alcuni guadagnano cifre colossali e gli Usa tentano di mantenere il controllo planetario che tuttavia gli è già sfuggito . Come sia stato possibile che questo esercito russo con poche armi e con il morale sotto i piedi, numericamente molto inferiore agli effettivi ucraini abbia potuto scacciare le truppe di Kiev, i battaglioni nazisti e i mercenari Nato da molte delle fortificazioni del Donbass è davvero inspiegabile per costoro. Ma adesso pare che solo gli ucraini pensassero che la Russia fosse un orso di carta e che abbiano voluto condurre un’offensiva senza fare i conti con l’oste. E non è finita:gli occidentali stanno esercitando pressioni enormi su Zelensky per continuare ad oltranza l’offensiva: a questo punto la Nato e l’amministrazione americana hanno un disperato bisogno di una qualche azione che possano far passare come vittoria per poi cercare trattative di pace visto che è del tutto evidente che l’Ucraina sta esaurendo le armi fondamentali, come artiglieria, carri armati e aerei ma soprattutto gli uomini addestrati . Come si può continuare a perseguire una guerra stagnante quando le stesse cose di cui hai bisogno per condurre e sostenere una guerra del genere scarseggiano e diventano sempre più scarse?
Comunque sia non sarà certo l’andirivieni di truppe delle due parti nella zona grigia del fronte che può essere spacciato come azione vittoriosa né si può pensare che gli ucraini possano superare il sistema difensivo che i russi hanno messo in piedi in questi mesi, dunque l’unica è cercare un colpo grosso come per esempio l’interruzione dei collegamenti con la Crimea per esempio cercando di distruggere il ponte di Kerč ( cosa che Soros ha suggerito) se proprio non si riesce a sfondare in direzione sud. Oppure tentare azioni dimostrative come l’attacco a una nave russa che sorveglia gli oleodotti che dalla Turchia arrivano in Europa: tutti i droni marini lanciati contro di essa sono stati distrutti, ( nell’immagine di apertura), ma è sempre possibile un colpo di fortuna. Naturalmente questa azione verrebbe duramente punita da Mosca, anche se essa è di marca prettamente americana, senza dire che i mezzi e gli uomini che gli ucraini stanno perdendo nella loro offensiva sono così tanti da aprire la strada a un possibile contrattacco russo.
Fonte: