Per una volta un giornale italiano si è segnalato per aver detto più di quanto non abbiano scritto le testate internazionali che danno il la al coro delle rane bollite e di quelle vendute. Certo è strano che giornali pieni zeppi di tromboni senza testa e senza onore, capaci – per esempio – di dire che le manifestazioni pro Palestina possono essere considerate espressioni di odio, possano aver operato uno squarcio nello scenario costruito con tanta cura e con ossessive bugie. Ma fatto sta che il Corriere della Sera trattando dell’ennesimo tour europeo di Zelensky che ha avuto come tappa obbligata una visita dalla Meloni come consolazione per il vertice di Ramstein saltato all’ ultimo momento, scrive finalmente che il tirannello di Kiev è disposto a un cessate il fuoco lungo tutta la linea del fronte, senza tuttavia rinunciare in via formale ai territori perduti in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti e dell’ingresso nell’Ue.

Il quotidiano infarcisce questa verità sulla follia del comico e dell’Occidente stesso, con le solite ridicolaggini, tipo che i russi perdono mille uomini al giorno mentre è esattamente il contrario. Queste notazioni bugiarde su una presunta debolezza della Russia sono necessarie per non far sembrare il tutto un po’ folle, perché è evidente anche a un bambino che a queste condizioni Mosca non potrebbe accettare alcun cessate il fuoco: si tratterebbe di dare ai nazisti solo tempo per riorganizzarsi e ricominciare la partita, esattamente come è accaduto per gli accordi truffaldini di Minsk. Però l’Occidente è così fuori di testa da ritenere che gli altri non capiscano questi trucchetti da quattro soldi.

La rivelazione del Corriere potrebbe sembrare una banalità da ciclostile, ma non lo è perché ufficialmente Zelensky non può sembrare disposto a perdite territoriali, sia pure temporanee, per non rischiare un golpe da parte delle forze naziste e ultranazionaliste che lo hanno in pugno. Ma la cornice in cui si inserisce quest’ultimo comico viaggio del caudillo di Kiev è che Usa e Ue stanno cercando una formula miracolosa per spacciare una sconfitta per una vittoria contando sull’ipnosi e sull’atarassia delle opinioni pubbliche: la narrazione delirante che stanno fabbricando è quella di creare una inesistente “minaccia per l’Europa” da parte della Russia e spacciando un cessate il fuoco come un “salvataggio dell’Europa”. Naturalmente però la ricerca di questo eventuale cessate il fuoco è di per sé il riconoscimento dell’impossibilità di Kiev di continuare il conflitto. Dopo sei mesi di propaganda deliberatamente fasulla sulla Russia che “disperatamente” insegue un cessate il fuoco, è emerso più chiaro che mai che in realtà sono l’Ucraina e la Nato a cercare disperatamente di radunare gli alleati ormai recalcitranti per cercare di portare la Russia a un armistizio. In realtà, Mosca ha segnalato più forte che mai che non c’è nulla su cui negoziare al momento visto che le sue richieste sulla smilitarizzazione e la neutralità dell’Ucraina sono del tutto al di fuori di questi fumosi tentativi di fermare l’avanzata delle truppe russe. E inoltre perché un armistizio nel momento in cui l’esercito di Kiev è a pezzi? Un ex generale ucraino di nome Sergei Krivonos ha persino detto che “ormai solo un miracolo può salvare l’Ucraina”.

Ma l’Occidente di miracoli non ne fa e anzi tutto ciò che tocca si trasforma ormai in merda. Così è assai presumibile che una sconfitta che ormai appare inevitabile diventerà il sepolcro della Ue degli oligarchi. Non tutto il male viene per nuocere.

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Di BasNews

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