Oggi finalmente abbiamo una buona notizia, sebbene il sistema dell’informazione italiana ed europea cerchi di tenerla il più possibile nascosta: il governo di Mark Rutte (nomen omen) che aveva dichiarato guerra agli allevatori e agricoltori olandesi con il ridicolo pretesto di abbattere le emissioni di azoto per ragioni climatiche, è stato sonoramente battuto alle elezioni provinciali, da una nuova formazione ovvero dal Movimento civico – contadino che ha conquistato 16 seggi al senato dei 75 totali ed è oggi il primo partito in questa assemblea come è anche anche il primo in tutte le 12 province che nel sistema olandese eleggono i senatori. La formazione del premier di centro destra Rutte invece scende a 10 seggi, mentre i quattro i partiti che formano la coalizione di governo hanno perso 8 dei loro 32 seggi complessivi il che comincia ad essere un bel problema . Questa vittoria significa che il muovo partito guidato da Caroline van der Plas può ora trovare degli alleati per bloccare la cosiddetta agenda verde del governo.
Naturalmente gli imbecilli dei salotti del potere parlano di populismo, visto che le loro testoline non sanno escogitare altro che le parole del padrone, ma in questo caso quella che sta portando avanti il governo olandese non è una battaglia climatica, ma una vera e propria truffa: l’azoto costituisce da sempre il 78,09 per cento dell’atmosfera terrestre ed è assolutamente necessario a tutte le forme di vita: pretendere di difendere il clima distruggendo l’agricoltura su un’ area e che non arriva ad essere un quattro millesimo della superficie emersa è francamente troppo pretestuoso per essere credibile o anche solo per costituire una specie di esempio. Tra l’altro queste stupidaggini che il governo Rutte vorrebbe imporre non sono nemmeno dettate dalle regole europee e dunque mostrano una chiarissima eterogenesi dei fini. Come se non bastasse i prodotti che mancherebbero perché non più coltivati in Olanda dovrebbero essere sostituiti da altri, provenienti da zone dove magari i fertilizzanti azotati vengono utilizzati con meno scrupolo. Il che in generale e in tutti i settori vale per la pseudo agenda verde che Bruxelles si è data. Insomma tutto questo non ha alcun senso e potrei anche sospettare che il governo dei Paesi Bassi stia portando il Paese ad essere il “laboratorio” di qualche miliardario, per esempio di quello che vuole fabbricare carne artificiale con cellule tumorali e che ha scelto l’Olanda per fare esperimenti in questo senso. Ma che comunque è anche uno dei più grandi proprietari di terreni agricoli del pianeta che ha acquistato proprio grazie a situazione di crisi. Vi do un indizio: le sue iniziali sono BG.
Non vorrei esagerare l’importanza di questo sociopatico e delle multinazionali che lo contornano, ma comunque sia e qualunque sia il delirante piano di Rutte, adesso abbiamo la dimostrazione che si può reagire alle imposizioni : certo il successo elettorale viene dopo più di un anno di grandi manifestazioni e di lotte degli agricoltori che hanno avuto momenti drammatici e che si sono battuti duramente contro gli strumenti di repressione del governo: sebbene stampa e televisioni abbiano fatto i salti mortali per marginalizzare questa vicenda, tutti abbiamo visto i blocchi stradali dei trattori mentre venivano investiti dai lacrimogeni o le lunghe fila dei mezzi agricoli che affluivano alle proteste , ma alla fine si è riusciti a mettere un freno a un programma demenziale o magari ad eliminarlo completamente visto che i sondaggi danno il Movimento civico contadino in testa anche per le prossime politiche. Soprattutto si è riusciti a coinvolgere nella battaglia anche persone completamente al di fuori dell’attività agricola, facendola diventare una lotta generale. E’ forse la prima volta che in Europa i programmi del globalismo incontrano una resistenza vincente che passa dalla piazza alle urne e non viene castrata da qualche espediente, sia quello miserabile di anticipare di mesi le elezioni per non permettere l’organizzazione delle forze antisistema, sia da campagne che identificano gli avversari dello status quo col “fascismo” e giochetti di questo genere, salvo poi scoprire che il nazismo è tornato di gram moda nei salotti buoni. Probabilmente il successo è anche dovuto al fatto che il sistema elettorale olandese è proporzionale e dunque non sono in lizza solo due forze o al massimo tre per cui, un sistema che quasi sempre è molto condizionabile dal sistema mediatico.
Adesso vedremo come reagirà Rutte e lo schieramento globalista, se per esempio ammorbidirà le proprie posizioni o al contrario tenterà di appoggiarsi all’Europa per realizzare comunque i suoi piani. Ma una cosa è certa: da adesso in poi la resistenza al nuovo medioevo comincia ad entrare un campo e si intravvede il crepuscolo di chi vorrebbe farsi dio.
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