Giuseppe Masala
Secondo il Sole24Ore nella riunione dei paesi Brics (Cina, Russia, Brasile, India e Sud Africa) tenutasi ieri, si sarebbe deciso di spingere verso una moneta comune per gli scambi internazionali. Faccio presente, non significa che vogliono fare una unione monetaria come il nostro euro, ma una unità di conto (come l’Ecu, per chi si ricorda) fatta di un paniere di monete pesato per il Pil dei singoli paesi da utilizzare negli scambi internazionali tra i paesi Brics e tutti gli altri che vorranno utilizzarla.
Inutile dire che è una vera e propria dichiarazione di guerra all’occidente e all’architettura monetaria dominante fino ad ora e fondata sul dollaro. L’eventuale nascita di questa unità di conto e il conseguente abbandono del dollaro comporterebbe lo sgretolamento del Dollaro (e dell’Euro) e l’impoverimento sostanziale e irrecuperabile dei paesi occidentali. Dico questo anche in considerazione del fatto che i russi proprietari del più ricco scrigno di materie prime esistente sulla terra (la Siberia) non considerano più l’Europa e gli USA come prima scelta nel commercio delle materie prime strategiche ma i paesi Brics. Ciò sarà la pietra tombale sul dominio occidentale, ma fa aumentare il rischio di guerra (in qualche modo l’occidente dovrà reagire).
Bel casino hanno fatto i nostri governanti sconsiderati.
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