I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi hanno arrestato in flagranza di reato una 48enne, di origini marocchine, residente a Trebisacce (CS), responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, nella serata di domenica scorsa, 2 maggio, i militari, a bordo di una “Gazzella” dell’Aliquota Radiomobile di Melfi, impegnati nell’esecuzione di specifici servizi di controllo del territorio, predisposti in località San Nicola di Melfi, lungo la SS 655, area di confine con la regione Puglia, intorno alle 19.00, si sono insospettiti osservando l’andatura di una Audi A4, proveniente dal foggiano, il cui conducente, evidentemente alla vista della pattuglia, si è accostato eccessivamente al veicolo che la precedeva, con il chiaro intento di non essere fermato.
I Carabinieri, dopo aver prontamente intimato l’alt e fermato la marcia di detta autovettura, si sono imbattuti in quello che, sin da subito, si è mostrato come un atteggiamento nervoso ed evasivo della donna a bordo, tra l’altro risultata essere gravata da precedenti per traffico di stupefacenti.
Ragioni per le quali gli operanti hanno deciso di effettuare un’approfondita perquisizione nell’automezzo, iniziativa questa che ha di fatto sortito un esito positivo, tanto da riuscire a rinvenire e sequestrare due “panetti” di “hashish”, del peso complessivo di 155 grammi circa, abilmente occultati all’interno del vano porta batteria del cofano motore.
Nel corso delle operazioni, la 48enne, pensando di non essere notata, con un gesto fulmineo, si è disfatta di un telefono cellulare di vecchia generazione, verosimilmente utilizzato per mantenere i contatti con i propri clienti, e di un calzino in spugna, gettandoli nel terreno al margine della carreggiata.
L’azione repentina non è sfuggita all’attenzione dei Carabinieri che, avendola colta, hanno recuperato il tutto e verificato che, all’interno del calzino, erano custoditi ben 6.650 euro in contanti, in banconote di vario taglio, provento dell’attività di spaccio della droga.
All’esito degli accertamenti, la donna è stata tratta in arresto, oltre che essere sanzionata per il mancato rispetto della normativa in materia di prevenzione della diffusione della pandemia da Covid-19, avendo fatto ingresso ingiustificato nella regione Basilicata.