Oriana Ramunno è nata nel 1980, è lucana, originaria di Rionero in Vulture, ma vive e lavora a Berlino.
E’ una scrittrice acclarata: nel 2016 ha vinto il Premio WMI con il racconto Gli alberi alti.
Ha pubblicato un racconto giallo intitolato Teriaca che è stato pubblicato in appendice a
I Gialli Mondadori dopo aver vinto il concorso GialloLuna NeroNotte. Nell’anno 2017 è diventata finalista al Premio Alberto Tedeschi con il romanzo Moloch.
Nel 2018 ha vinto il premio de Il Giallo in Provincia con il racconto Sassi eha pubblicato il racconto “L’amore malato” nello speciale Mondadori sul femminicidio, stesso anno in cui si è classificata seconda al Premio Il Battello a Vapore con il romanzo I draghi di Aleppo.
Ha pubblicato svariati racconti per Delos Digital.
E’ appassionata di storia, fantascienza e thriller.
Un vasto excursus letterario e ancora tanti progetti da realizzare, infatti è in arrivo il suo ultimo romanzo thriller, che sarà pubblicato il 30 marzo 2021, dal titolo “Il bambino che disegnava le ombre“. La trama si incentra sulla tematica relativa ai campi di concentramento di Aushwitz,
focalizzandosi prevalentemente sull’attività di criminologia di Hugo Fischer, che è l’investigatore della Kriminapolizei, e nasconde un segreto molto misterioso, che lo rende dipendente dalla morfina…
Fischer è stato chiamato per scoprire il motivo dell’assassinio di Sigismud Braun, un pediatra che lavorava con Josef Mengele.
A Berlino pochi sono a conoscenza degli accadimenti nei campi di concentramento, e Fischer non è totalmente pronto a scoprirli ma nonostante questo dovrà fare i conti con la soluzione di un caso da risolvere e dovrà vedersela con militari, medici nazisti, crudeltà, e anche con tanti prigionieri. Tra i tanti c’è un bambino ebreo dal nome Gioele dagli occhi bellissimi, gli stessi occhi che hanno provocato un’ampia attenzione da parte di Mengele.
Tra Gioele ed Hugo Fischer nascerà una straordinaria amicizia, un grande affetto non comune per quei luoghi così crudi.
Un libro che appare drammatico ma avvincente, colmo di tanti aspetti commoventi e tramite i quali poter riflettere ampiamente.
Una carriera, quella di Oriana Ramunno, esponenziale, progressiva, colma di tanti progetti e nuovi obiettivi da raggiungere che , di certo, non finiscono qui!
Attendiamo con ansia l’arrivo dell’ultimo volume per essere maggiormente onorati di un talento di spessore, lucano, che diventa sinonimo di orgoglio per la Basilicata e per i rioneresi.
Carmen Piccirillo