Cosa rimarrebbe alle piccole e grandi realtà senza la collaborazione e l’unità alla base delle quali le più potenti rivoluzioni sono state rese possibili?
Se ognuno di noi facesse prevalere la propria egoistica sete di riconoscimento personale sui principi che ci uniscono in quanto comunità e società, cosa accadrebbe allora?
Nella giornata dell’ 1 Ottobre 2024, la Rete degli Studenti Medi Basilicata ha pubblicato sui suoi canali social una locandina inerente allo sciopero internazionale FFF, che si svolgerà in data 11 Ottobre 2024.
Nel suddetto post figuravano i loghi di: Rete degli Studenti Medi, Legambiente e Fridays for Future, principale promotore dell’iniziativa, in quanto unica voce in capitolo rispetto alla chiamata di questo sciopero che, annualmente, avviene su scala internazionale.
Sottolineiamo come, da parte del sindacato ci sia stato un atteggiamento di poca apertura verso la collaborazione, tanto da non essere mai giunti ad un tavolo di confronto con nessuna associazione esterna prima di annunciare la piazza.
Riteniamo che questa azione, non solo abbia leso ai rapporti tra realtà cittadine, selezionando accuratamente chi rappresentare; ma, da associazione studentesca quale la nostra, Unione degli Studenti, ci riteniamo fortemente amareggiati dall’episodio che, ancora una volta, ha dimostrato come l’autodeterminazione dei singoli sindacati sul territorio, risulti più importante dello stesso fine per cui essi sono stati concepiti: combattere per una stessa causa, quella degli studenti che, tramite la collaborazione e l’unione di forze, riescono a diffondere gli ideali di pace e uguaglianza nella società senza nessuna presunzione o voglia di prevaricare sugli altri per mera soddisfazione personale.
Come sarebbe, dunque, possibile fare ciò se questi principi vengono meno all’interno delle nostre stesse organizzazioni?
Perciò ci domandiamo e chiediamo spiegazioni sul motivo che ha dettato una scelta tanto affrettata e sollecitiamo alla collaborazione tra parti, unica arma che abbiamo per far fronte alle sfide quotidiane.