Prima era stata la volta di un treno carico di munizioni in Ucraina, che ignoti avevano fatto deragliare provocando un vero e proprio disastro ferroviario. I media russi hanno pubblicato la notizia, mentre le autorità ucraine hanno mantenuto il più assoluto riserbo. Perché questa discrepanza tra i media di una e dell’altra parte belligerante? Semplice. I media russi hanno lanciato l’ipotesi che il disastro fosse stato provocato da una quinta colonna, interna alla popolazione o addirittura all’esercito dell’Ucraina, allo scopo di provocare la sconfitta di Kiev e quindi la fine del terribile conflitto. Peraltro, il danno arrecato all’esercito ucraino con la distruzione del treno carico di munizioni è stato davvero notevole, in considerazione del fatto che i militari di Kiev denunciano proprio la carenza di munizioni, che l’Occidente ha smesso di fornire.

Poi, la notte del 18 febbraio si è verificato un altro clamoroso atto di sabotaggio. Una fabbrica nella città di Leopoli nell’Ucraina occidentale è andata a fuoco. Le autorità locali hanno confermato l’incendio senza rilasciare commenti. Si è scoperto che c’era un segreto. Infatti, l’impresa era una struttura strategicamente importante, che soddisfaceva le esigenze dell’esercito ucraino producendo cinquemila droni al mese, inclusi gli Uav ucraini Furia, Leleka 100, Ram II e altri generi di velivoli senza pilota.

Nessun drone o missile russo è stato avvistato nella regione quella notte, quindi l’incendio non è stato il risultato di un attacco russo. La Sbu della regione di Leopoli ha confermato che la causa dell’incendio non è stato un attacco missilistico russo. Fonti militari hanno poi riferito che la struttura era stata attaccata da sabotatori filo-russi. Le fonti ufficiali russe non confermano mai tali attacchi da parte dei guerriglieri, per cui i legami tra i sabotatori e i servizi russi non possono essere confermati. In effetti molti attacchi nelle retrovie ucraine sono effettuati da attivisti, ispirati dalle idee russe, ma non coordinati da alcuna forza russa.

Chi sono dunque questi guerriglieri ucraini, che compiono atti di sabotaggio? Tracciare il loro identikit non è facile, dal momento che non esistono sigle di organizzazioni che rivendicano i sabotaggi. Al riguardo si può fare un’ipotesi. Poiché l’esercito ucraino si è trovato in grave carenza di personale avendo subito ingenti perdite, le autorità di Kiev hanno lanciato una coscrizione obbligatoria. Così hanno rastrellato uomini in tutti gli angoli più remoti dell’Ucraina e li hanno schierati al fronte molto spesso senza un adeguato addestramento. I risultati sono stati disastrosi. Da una parte i russi hanno fatto strage dei soldati ucraini impreparati, dall’altra parte la coscrizione obbligatoria ha provocato un vero e proprio fuggi fuggi generale. Con tutta probabilità gli atti di sabotaggio rappresentano una reazione della popolazione al reclutamento forzato.

fonte:

Di BasNews

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