I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, oltre alle attività di controllo del territorio finalizzate, tra l’altro, ai tempi del “Coronavirus”, a verificare il rispetto dei provvedimenti governativi per contenerne la diffusione, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a coloro che, nel particolare momento, sovente navigano nella rete, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici.
In tale ottica, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 9 persone, tutte residenti in altre regioni, responsabili di “truffa” e “frode informatica”, via web, ai danni di ignari cittadini.
Nel dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che a:
- Marsico Nuovo, un 52enne e un 53enne, dopo avere posto in vendita su un sito web una scheda video per pc ed essere stati contattati telefonicamente da una donna del posto, interessata all’acquisto di detto componente hardware, hanno indotto la stessa ad effettuare un versamento di 350 euro su carta prepagata nella loro disponibilità, quale pagamento della merce. I venditori, però, avendo conseguito il profitto economico, non hanno poi spedito il prodotto pattuito;
- Senise, un 26enne, un 42enne e una 57enne, dopo avere proposto su un social network la vendita di un mezzo agricolo ed avere avuto contatti con un uomo del luogo, anch’egli interessato all’acquisto, hanno indotto lo stesso ad accreditare 3.595 euro su carta prepagata in loro uso, quale corrispettivo della compravendita, facendo conseguentemente perdere le loro tracce, senza dare seguito alla consegna del macchinario anzidetto;
- Francavilla in Sinni, un 24enne, dopo avere annunciato su un sito web la vendita di una mountain bike elettrica ed essere stato contattato da una donna del posto, interessata alla bicicletta, l’ha indotta a versargli 200 euro sul proprio conto corrente, quale pagamento del mezzo. L’inserzionista, una volta incassati i soldi, ha poi omesso la spedizione del prodotto concordato;
- Pignola, un 48enne, dopo avere pubblicato un annuncio on line, per la vendita di un tapis roulant, è stato contattato da una donna del luogo, interessata all’attrezzo sportivo, che gli ha accreditato 240 euro sulla carta prepagata, per l’acquisto. L’accordo, però, non ha sortito l’effetto sperato, perché il venditore non ha mai spedito tale manufatto;
- Terranova di Pollino, un 32enne, dopo avere proposto la vendita di un trattore agricolo, mediante un sito web, ha interagito con un uomo del posto, il quale, essendo interessato all’acquisto, gli ha versato la somma di 560 euro, come acconto, sul codice IBAN fornito dall’inserzionista. Il venditore, tuttavia, conseguito l’ingiusto profitto, non ha poi portato a termine la consegna della macchina agricola;
- Rivello, un 22enne, dopo essersi impossessato, illegalmente, dei codici di accesso della carta prepagata di una ragazza del luogo, ha effettuato quattro operazioni on line, per un importo complessivo 1.994 euro, su un sito di scommesse.
Ancora una volta, episodi del genere vengono segnalati quale ulteriore occasione per invitare i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 100 comuni potentini o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112” dell’Arma, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, utili per poter risalire ai responsabili di siffatte indebite condotte.