Il Superbonus ha contribuito in maniera decisiva al rilancio del Pil dopo la pandemia. Difatti la crescita economica del Paese oggi invece sta crollando anche a causa dello stop degli incentivi legati all`edilizia voluto dal governo Meloni. I numeri diffusi dalla Commissione Europea parlano chiaro: le stime di crescita per la nostra economia per il 2023 e il 2024 sono state ritoccate verso il basso le stime di crescita. I numeri non mentono e anche i dati Nomisma dicono che, a fronte di investimenti per 60,5 miliardi a fine ottobre 2022, il Superbonus ha generato complessivamente un valore economico pari a 195,2 miliardi tra effetti diretti (87,7 mld), indiretti (39,6 mld) e indotti (67,8mld). Alle stime a ribasso per la nostra economia oggi si aggiunge anche la richiesta della Cns di una proroga per i condomini che hanno avviato interventi grazie al Superbonus e a settembre hanno raggiunto il 30% dello stato di avanzamento dei lavori. Per la Confederazione senza questa proroga sarebbero a rischio oltre 10.000 cantieri.
Dalla Basilicata, fortunatamente, nonostante una coalizione di centrodestra al governo, è arrivato un segnale al governo Meloni con l’approvazione di una proposta di legge supportata dal M5S che aveva anche presentato un proprio testo e che, in seconda battuta, ha contribuito alla stesura presentando propri emendamenti, con lo scopo di favorire per il tramite degli enti pubblici economici regionali e/o le società partecipate l’acquisto annuale di crediti d’imposta relativi a bonus edilizi (superbonus 110 per cento, bonus facciate 90 per cento, bonus efficientamento 65 per cento, bonus ristrutturazioni 50 per cento). Auspichiamo una veloce approvazione del regolamento esecutivo da parte della giunta Bardi per dare al più presto risposte concrete a imprese e cittadini lucani.
M5S Basilicata – Consiglio Regionale