Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni durante la chiusura della campagna elettorale del Centro Destra in Piazza del Popolo a Roma (Roma - 2022-09-23, LUIGI MISTRULLI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

di Massimo Spread

Alla sinistra il Natale continua a non piacere. A darne l’ennesima conferma una breve ricognizione sui profili social dei politici italiani, fatta per scoprire in che modo hanno passato e augurato le feste i leader (o aspiranti tali) dei principali partiti.

Ci siamo basati soprattutto su Twitter, l’unica piattaforma dove, complice la presenza massiva dei giornalisti, troviamo proprio tutti. Per cominciare volevamo scoprire cosa avesse da dire Letta, e abbiamo scoperto che sul Natale aveva gli stessi argomenti che riserva a quasi tutto il resto; nessuno. Il suo unico tweet del 24 dicembre riguardava la manovra e i ritardi nell’approvarla. Impossibile capire, a leggere quanto scrive, che fossimo nel periodo festivo per eccellenza.

Stesso discorso per la sua aspirante successora (mi raccomando la declinazione al femminile) Elly Schelin; pure lei si limita a a un commento sulla Finanziaria, giudicata “senza visione strategica e ingiusta, perché penalizza soprattutto le persone più povere e chi fa più fatica”. Nessun accenno alla Sacra Famiglia, che pure quanto a fatica e povertà avrebbe avuto qualcosa da dire (per non parlare del problema del caro alloggi). Fa meglio, molto meglio, il suo avversario per la corsa alla segreteria Stefano Bonaccini, che prima pubblica un videomessaggio semplice semplice augurando coraggiosamente “Buon Natale” invece del più generico e politicamente corretto “Buone feste”, poi diffonde un bel carousel di immagini che lo immortalano mentre porta una busta della spesa per i poveri insieme ai volontari della Croce Blu di Modena. Una cosa che farà contenti pure i cattolici senza neanche bisogno di arrischiarsi a proporre riferimenti religiosi. È grazie a queste mosse simpaticamente populiste (nel senso buono del termine) che probabilmente il governatore emiliano conquisterà il Pd.

E a destra? Il più impegnato è il solito Matteo Salvini che si profonde in un lungo augurio video indossando uno dei suoi maglioni dedicati alle città italiane (stavolte tocca a Cortina). Anche se lo sfondo prevede un albero di Natale senza presepe Salvini è l’unico politico a nominare “la venuta di Gesù bambino”, sforzandosi poi di fermarsi ai soli auguri ma non resistendo alla tentazione di elencare quanto già fatto nei suoi primi due mesi a capo del Ministero delle Infrastrutture.

Molto più prudente Giorgia Meloni, che si limita a pubblicare una foto insieme al compagno e alla figlia di fronte a una poco impegnativa stella di Natale (ché ormai pure l’albero, così nordeuropeo e straniero, è potenziale fonte di polemiche). Il “junior partner” della coalizione Silvio Berlusconi si affida invece al classico messaggio dalla scrivania dai toni motivazionali, incoraggiando gli italiani “a realizzare nel nuovo anno i sogni e i progetti che portate nella mente e nel cuore”.

Insolitamente misurato Carlo Calenda, che pubblica una bella foto con i figli, mentre il suo nemicoamico Matteo Renzi pubblica la foto di un suo breve messaggio scritto a mano nel quale cita prima di tutti “le famiglie che quest’anno vivono il primo Natale senza l’affetto e la presenza di un congiunto”.

Un pensiero infine per Giuseppe Conte, il cui social media manager doveva essere a corto di foto recenti perché per il suo messaggio di auguri usa una foto del leader pentastellato ritratto su uno sfondo primaverile di alberi fronzuti e prati verdeggianti. Che si tratti di una raffinata denuncia del riscaldamento globale?

Insomma, queste feste sembrano essere state un periodo di stanca per i nostri capi di partito; sembra che il Natale abbia rappresentato solo una fastidiosa interruzione della discussione per l’approvazione della legge di bilancio. Di fronte a questa pochezza l’idea semplice ma efficace di Bonaccini spicca, e ci ricorda che dalla prossima primavera la Meloni potrebbe finalmente avere un’opposizione con i quali fare i conti. E forse sarà un bene anche per lei.

Fonte:

Di BasNews

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