“Nell’autunno del 2021 il presidente Putin aveva dichiarato, e conseguentemente inviato alla firma della NATO, una bozza di trattato nel quale si chiedeva di non allargare ulteriormente la NATO. Questo è ciò che ci ha inviato. Ed era una precondizione per evitare di invadere l’Ucraina. Ovviamente non l’abbiamo firmato”.
“[…] Voleva che firmassimo quella promessa, cioè di non allargare mai più la NATO. Voleva che rimuovessimo le nostre infrastrutture militari situate in tutti i paesi alleati che avevano aderito alla NATO dal 1997, vale a dire metà della NATO, tutta l’Europa centrale e orientale; avremmo dovuto rimuovere la NATO da quella parte della nostra Alleanza, introducendo una sorta di serie B o di seconda classe di appartenenza. Abbiamo rifiutato”.
“Quindi ha iniziato in guerra per impedire che la NATO, si avvicinasse ancora di più ai suoi confini”. Così il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg giovedì scorso in un intervento alla Commissione affari esteri del Parlamento europeo.
Espansionismo NATO: non è propaganda russa
“Le osservazioni di Stoltenberg – commenta Caitlin Johnstone sul sito del Ron Paul Institute – sarebbero state probabilmente classificate come propaganda russa dagli ‘esperti di disinformazione’ finanziati dai plutocrati e dai ‘fact checker’ dell’Impero se fossero state riferite online da qualcuno come voi o me, ma dal che provenivano dal capo della NATO come parte di una critica contro il presidente russo è stata fatta passare senza obiezioni”.
“In realtà Stoltenberg stava semplicemente affermando un fatto ben noto: contrariamente alla narrazione ufficiale occidentale, Putin ha invaso l’Ucraina non perché sia malvagio e odi la libertà, ma perché nessuna grande potenza, compresi gli Stati Uniti, permetterà mai che ai propri confini si accumulino minacce militari straniere compresi gli Stati Uniti. Ecco perché così tanti analisti e funzionari occidentali hanno avvertito per anni che le azioni della NATO avrebbero provocato una guerra, eppure quando questa è scoppiata siamo stati investiti da uno tsunami di propaganda da parte dei mass media che ripeteva in modo ossessivo che si trattava di una ‘guerra non provocata’, un’invasione”.
“Sarebbe stato davvero molto facile prevenire questa orribile guerra. Sono state sprecate opportunità su opportunità per trascinarci a questo punto. Una possibilità dopo l’altra sono state sprecate per evitare morti e miseria inutili, sia prima del 2014 che in ognuno degli anni successivi. La struttura di potere centralizzata degli Stati Uniti ha scelto consapevolmente questa guerra, e lo ha fatto per promuovere i propri interessi”.
“È assurdo il fatto che verrai chiamato agente del Cremlino se dirai che questa guerra è stata provocata dall’espansionismo della NATO e che serve solo gli interessi degli Stati Uniti, anche quando la NATO dice apertamente che questa guerra è stata provocata dall’espansionismo della NATO e i funzionari statunitensi continuano apertamente a dire questo, che la guerra è utile agli interessi degli Stati Uniti”.
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