“Il gruppo Stellantis è una delle più grandi multinazionali del mercato globale. Una straordinaria potenza di fuoco finanziario, tecnologico, di capitale umano e forza lavoro. Come sappiamo – scrive in una sua nota il capogruppo della Lega, Ginmarco Blasi – è nato dalla fusione di gruppi, già presenti nel settore automobilistico e non solo, concentrando strategie ed obiettivi futuri in più continenti. Lo stabilimento di Melfi dell’ex Sata è uno dei siti produttivi di questa nuova compagine. Come noto, il sol fatto della nascita di un gruppo di queste dimensioni ha aperto un dibattito sul futuro degli stabilimenti e della forza lavoro. Dunque, anche su Melfi si sono addensate nubi, preoccupazioni. Le voci, del resto, si rincorrono. Soprattutto, quelle di un possibile ridimensionamento produttivo. La politica lucana si sta agitando. Prende posizioni. Si allinea e disallinea alle forze sociali, al mondo sindacale e delle rappresentanze. Ma sta emergendo una debolezza ed una incoerenza che meritano una seria riflessione che farò a titolo di consigliere comunale del capoluogo di Regione. Molti miei concittadini lavorano negli stabilimenti di Melfi, anche nell’indotto. Ciò mi induce ad assumere una posizione politica precisa. La cosa più utile, in questi casi, è mantenere proprio la politica e le istituzioni unite. Un fronte compatto per essere interlocutori credibili. Mi rivolgo ai consiglieri regionali, ai parlamentari, alla Giunta Bardi, ai sindaci e alle assisi comunali. Unità per essere credibili. Per ottenere prima possibile ogni utile informazioni sulle scelte di Stellantis. Per, eventualmente, negoziare e chiedere l’intervento del governo centrale. Per aprire confronti e tavoli negoziali, qualora servano e aldilà delle legittime contrattazioni sindacali Molti politici di ieri sembrano avere la coda di paglia. Molti, di oggi, non sembrano avere le idee chiare. Da tempo era evidente che l’economia industriale della Basilicata non poteva reggersi solo su petrolio e automobili. Che l’export regionale, lo stesso Pil erano dragati da questi due fattori. Che alla prima crisi sarebbe accaduto un problema grosso. Il Consiglio regionale, da mesi è impantanato in una legge sbagliata sui consorzi industriali, dentro vecchi debiti e nuove pastoie burocratiche. Il dibattito è stato e resta molto provinciale e di campanile. Ma sfocato rispetto ai veri problemi. La Regione ha il dovere di avere una politica di promozione industriale, ha la necessità di dotarsi di strumenti programmatori e risorse finanziarie da dedicare a questo settore. I litigi di queste ore, anche su Stellantis, sono il segno di una mediocrità politica che ci rabbuia e resta foriera di nulla di buono. Il centro – sinistra lucano deve ricordarsi dei decenni di suo governo nazionale e regionale. Delle privatizzazioni selvagge fatte da Prodi e Bersani, che hanno liberalizzato tutto. Dall’energia, alle telecomunicazioni, ai trasporti. Ora, i francesi, il governo francese possiede quote di proprietà di Stellantis. Lo Stato italiano è fuori da ogni partecipazione strategica. Quando si tratterà di decidere dove ridurre la forza lavoro pensate che questo accadrà in Francia o in Italia? Il mio appello, resta, all’unità e alla responsabilità. Dobbiamo, per forza, trasversalmente, mettere insieme ogni utile energia. Dimostrare una maturità politica complessiva che in questi ultimi mesi sembra mancare a tutte le latitudini. Serve, al più presto, una forte assunzione di responsabilità”.
Fonte: Comune di Potenza