Lo scorso dicembre il comandante delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, intervistato dall’Economist, chiese più armi per l’Ucraina in modo da poter cacciare i russi dai territori conquistati: “so che posso sconfiggere questo nemico. Ma ho bisogno di risorse. Ho bisogno di 300 carri armati, 600-700 blindati , 500 obici. Quindi, penso che sia del tutto realistico arrivare alle posizioni del 23 febbraio”. Il generale si riferiva ovviamente alle linee tenute dall’esercito ucraino prima dell’operazione speciale russa. Bene, dopo questa richiesta l’Ucraina ha ricevuto più o meno tutto quanto aveva richiesto e ha quindi annunciato a gran voce una controffensiva che tuttavia è arrivato solo dopo mesi mentre nel frattempo ha gettato tutte le risorse disponibili in un’inutile battaglia per mantenere la città di Bakhmut contro la costante avanzata delle forze russe e perdendo circa 70 mila uomini.
All’inizio di giugno, sotto la pressione degli Stati Uniti, l’esercito ucraino ha finalmente lanciato la sua controffensiva. È stata una catastrofe militare. Le truppe ucraine guidate da ufficiali della Nato, sono entrate nella zona di sicurezza russa a chilometri di distanza dalla vera prima linea di difesa e si sono imbattute immediatamente nei campi minati, sono finite sotto un intenso fuoco di artiglieria. Così hanno perso circa 23 mila uomini, 313 carri armati, 815 blindati ti, 313 obici e altri sistemi di artiglieria a lungo raggio, 15 aerei, 5 elicotteri, senza nemmeno contare i danni enormi che la Russia ha arrecato alle officine di riparazione della difesa, ai depositi di armi e munizioni in tutta l’Ucraina con i suoi costanti attacchi missilistici a lungo raggio. Insomma tutto l’arsenale richiesto per cacciare i russi è stato completamente distrutto senza nessun progresso. Eppure ora sul Washington Post, Zaluzhny è tornato a chiedere più armi più munizioni e mettendo l’accento sull’aviazione nonostante i russi abbiano abbattuto in un mese 15 caccia Quando Zaluzhny avrà i suoi F-16, imparerà immediatamente che il Su-35 russo è di gran lunga superiore a loro. Il suo radar può vedere più lontano degli F-16 ei suoi missili a lungo raggio oltre l’orizzonte possono abbattere gli F-16 prima ancora che abbiano la possibilità di sparare i propri, senza nemmeno dire che la difesa antiaerea russa è per unanime consenso la migliore al mondo. Quanto dureranno?
L’”occidente” non è attualmente in grado di produrre tutte le munizioni che l’Ucraina vorrebbe sparare. E mentre gli Stati Uniti hanno ancora alcuni carri armati Bradley e Abrams nelle loro riserve, i depositi per “ogni arma” negli altri paesi della Nato sono già vuoti. Non ci sono più carri armati, veicoli corazzati o obici che potrebbero trasferire a Kiev. In totale semplicemente non c’è abbastanza per sostituire le perdite che l’Ucraina ha su base giornaliera. Nel frattempo la Russia sta già producendo più armi e munizioni rispetto al suo fabbisogno militare quotidiano oltretutto ha varato un piano di modernizzazione di tutti i suoi arsenali. Quindi deve diventare chiaro che ogni posizione del tipo “continuiamo ad armare sempre di più l’Ucraina” come dice per esempio la von der Leyen, una vera criminale, risponde solo a criteri speculativi dei fabbricanti di armi che si stanno arricchendo con il sangue degli ucraini. Nessun quantitativi di armi e nessun esborso di denaro, tolto tra l’altro alla sanità, alla scuola, al welfare residuo dei Paesi europei, sarà mai sufficiente a vincere la partita, anche perché sono gli uomini a scarseggiare.
Deve diventare anche chiaro che tutte le speranze dell’Ucraina sono riposte nella possibilità di portare il conflitto a un livello nucleare, magari con un attacco di falsa bandiera, il che immediatamente implica la totale distruzione dell’Europa e di ciò che ne rimane. Tuttavia le elite Usa e i loro servetti oltre l’atlantico, sanno che con la vittoria della Russia arriverà il crollo finale dell’intero ordine occidentale e delle sue cabale bancarie: dunque sono nel panico, sanno che dovranno trattare, ma non vogliono farlo, non prima di poter vendere all’opinione pubblica qualcosa che sembri ina vittoria. Ma ciò che accaduto e accade in Francia, vediamo che è proprio tutto il sistema che ormai che ormai è giunto a un punto terminale e non so quanto l la narrazione possa imporsi sulla realtà.
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