Mercoledì audizione assessore Cupparo in II Commissione. Servono risposte immediate.
“Sono passati quasi 3 mesi e nulla è accaduto, neanche la nomina del commissario liquidatore. La situazione è gravissima per dipendenti, imprese insediate che cercano servizi, professionisti e aziende creditrici, abbandonati ai loro destini. Il Presidente Bardi nomini immediatamente un commissario o riveda tutto.
E’ necessario comprendere lo stato attuale in cui versa la situazione dell’ex Consorzio ASI dopo la riforma regionale di istituzione di Api-Bas ma soprattutto dopo la rinuncia (della quale non è dato sapere le ragioni) dopo due mesi di inutile e pericolosa attesa del dottor Giuseppe Fasana, da biasimare piuttosto che ringraziare (per cosa non si sa). La conseguente – ad oggi – mancata nomina del commissario sta facendo precipitare la situazione, diventata ormai insostenibile. Per questo motivo avevo convocato in data odierna, ma rinviamo a mercoledi prossimo per impegni istituzionali dell’Assessore Cupparo, l’audizione in II commissione consiliare “Programmazione e Bilancio”.
Lo rende noto il Consigliere Regionale Luca Braia (IV), presidente II commissione consiliare.
“In situazioni delicate e critiche come queste il Governo Regionale e quindi in primis il Presidente Bardi – prosegue Braia – avrebbero dovuto approfittare della due giorni di Consiglio di martedi e mercoledi, per relazionare e far comprendere alla comunità di Basilicata cosa sta accadendo. Per altro anche alla luce delle numerose sollecitazioni e denunce che ci pervengono quotidianamente da ogni parte e rispetto alla quali si preferisce glissare e perdere ulteriore tempo. Si è aggiunta anche la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato legittime le tariffe applicate dal Consorzio, che erano parte del piano di risanamento del Prof. Cardinale, volutamente abbandonato a favore di una riforma di cui ancora non si vede alcun effetto.
Ci auguriamo che la disponibilità dell’Assessore Cupparo sia foriera di chiarimenti dettagliati e di impegni cronologicamente misurabili in tempi brevi, perché la struttura è bloccata e in stato di quasi abbandono, tutta una serie di attività e servizi destinati alle imprese sono impossibili da soddisfare ed erogare.
La situazione è incredibile, gli uffici sono stati chiusi per garantire la sicurezza in quanto è scaduta la proroga alla ditta delle pulizie che non viene pagata da mesi, costringendo i dipendenti a fare ferie forzate. Gli stipendi di aprile non sono stati ancora pagati così come i contributi non vengono versati oramai da 10 mesi, i pensionamenti e/o trasferimenti ad Acquedotto Lucano non hanno visto corrisposto il tfr. Ci sono gare appaltate per le quali non si possono firmare contratti, e sono oramai troppe le autorizzazioni e i provvedimenti per le aziende insediate che sono fermi da oltre un mese.
I mesi passano e i problemi si accumulano, il Consorzio Asi paralizzato, di Api-Bas neanche l’ombra e si annunciano bandi importanti per decine di milioni di euro utili ad incentivare gli investimenti nel nostro territorio, con una riforma che doveva cambiare molto e che, invece, rischia di vanificare tutto.”