Oggi ricorre il sesto anniversario del terremoto che il 24 agosto del 2016 devastò Amatrice e la zona dei monti Sibillini, tra Umbria e Marche: furono in totale 299 le vittime del sisma cui si aggiunsero 388 feriti. Ingentissimi i danni soprattutto nel centro storico e nelle frazioni di Amatrice, dove i segni della devastazione sono ancora purtroppo visibili.

Il terremoto era di magnitudo 6.0 sulla scala Richter e seminò morte e distruzione anche ad Accumoli e Pescara del Tronto.

Le celebrazioni ad Amatrice sono iniziate questa notte con una veglia di preghiera in ricordo delle vittime, partita a mezzanotte dal campo sportivo con una fiaccolata: la processione ha previsto 5 tappe, con la lettura di 5 omelie scelte dal Vescovo di Rieti Domenico Pompili; poi al termine sono stati letti i nomi delle vittime.

Oggi ad Amatrice sarà giornata di lutto cittadino: alle ore 10.30 sarà deposta una corona di fiori presso il Monumento ai caduti e alle 11 inizierà la messa solenne al Campo sportivo, officiata dal vescovo Pompili. Alle ore 17 il vescovo presiederà anche la celebrazione eucaristica nell’area Sae di Accumoli.

In rappresentanza del governo italiano sarà presente la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa nonostante le proteste del sindaco Giorgio Cortellesi che ha evidenziato come sia offensivo per la comunità amatriciana l’assenza delle più alte cariche istituzionali. Ma a meno di ripensamenti dell’ultima ora, nessuno ci sarà. “Dobbiamo registrare, purtroppo – ha detto il sindaco Cortellesi – proprio nell’anniversario del terremoto, l’assenza, al limite della latitanza, da parte dei massimi esponenti delle istituzioni. Segno di un crescente disinteresse che fa male a una comunità che ha tanto sofferto“.

Fonte:

Di BasNews

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