Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie, dopo mesi di attesa senza risposte da parte della giunta Bardi sulla definizione di un documento programmatico che indichi gli orientamenti e le priorità per lo sviluppo della Basilicata, hanno definito un percorso di mobilitazione per rivendicare il futuro al lavoro e allo sviluppo della nostra Regione. La mobilitazione partirà dal centro olio Eni di Viggiano per rimettere al centro il tema della transizione energetica e del patto di sito al fine di garantire un futuro che guardi oltre le estrazioni e assicurare trasparenza nei cambi di appalto e buona occupazione con il mantenimento dei diritti e delle condizioni economiche dei lavoratori.
Per uscire dalla dipendenza esclusiva dal petrolio è necessario un piano industriale con investimenti da parte di Eni sulla economia green e sulle fonti rinnovabili. È necessario aprire subito un confronto tra Regione, parti sociali e compagnie petrolifere per definire un piano strategico sull’energia, un nuovo paradigma sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale per fare della Basilicata un polo di riferimento nazionale per la gestione sostenibile delle risorse, lo sviluppo economico e occupazionale, l’efficientamento, la ricerca e l’innovazione tecnologica, a partire dall’idrogeno.
Cgil Cisl Uil di Basilicata