Sull’incidente mortale che questa mattina è costata la vita ad un agricoltore di 49 anni nelle campagne di San Mauro Forte intervengono le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil che stanno mettendo a punto proprio in queste ore il calendario delle assemblee unitarie sulla sicurezza nell’ambito della campagna nazionale lanciata dai sindacati confederali sulla scia dei gravi infortuni sul lavoro di queste settimane. Al momento sono previste oltre 30 assemblee nelle fabbriche e nei principali luoghi di lavoro della regione per riaccendere i riflettori sul tema della sicurezza.
“Tra gli effetti di lungo periodo della pandemia – spiegano i segretari generali Summa, Gambardella e Tortorelli – quello della recrudescenza del fenomeno infortunistico sta assumendo le sembianze di un bollettino di guerra. Oggi la Basilicata piange la scomparsa di un altro lavoratore, ennesimo tributo di sangue che il mondo del lavoro paga in questa guerra non dichiarata che continua in modo sinistro a mietere vittime innocenti. Non è improprio parlare di vera e propria escalation che nulla ha a che vedere con la fatalità. Dietro lo stillicidio di infortuni sul lavoro c’è un generale allentamento dell’attenzione sociale e una sottovalutazione dei rischi in un momento in cui la ripartenza di molti comparti economici deve fare i conti con organici ridotti e la conseguente intensificazione dei ritmi di lavoro”.
Per Summa, Gambardella e Tortorelli “questa guerra non può essere combattuta con armi convenzionali o, peggio, con gli organici degli enti di controllo ridotti al lumicino dalle dissennate politiche di tagli degli anni passati. Il primo investimento da fare è nel rendere più fitta la maglia dei controlli preventivi e più incisive le azioni di contrasto al lavoro irregolare. Serve al contempo un investimento per promuovere una vera cultura della sicurezza e un patto sul lavoro di qualità con il coinvolgimento delle istituzioni e delle parti sociali e imprenditoriali che faccia della sicurezza un pilastro di un nuovo paradigma economico”.