“A Matera, da tre giorni, si parla di Pnrr e sanità territoriale per il futuro, mentre l’ospedale Madonna delle Grazie è in un declino irreversibile. I medici rimasti sono in cerca di “sistemazione” altrove, alcuni pare vogliano abbandonare il campo per assenza di personale sanitario che non consente loro di operare al meglio, recuperare i ritardi incredibili accumulati in questo periodo di blocco pandemico e un minimo di efficienza operativa, e l’assessore Leone, assente ai lavori, non trova di meglio che andare a caccia in Lituania, dove certo non si parla di soluzioni per la Basilicata.
Nessuno pensi che l’Ospedale di Matera sia come un paziente a cui togliere l’ossigeno perché, in una sorta di eutanasia istituzionale, lo stesso “muoia” lentamente, costringendo cittadini e cittadine ad andare via a causa di chi sta generando questa condizione. Mai permetteremo che accada, ognuno faccia immediate la propria parte, con i fatti e non con le chiacchiere.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva.
“Così, mentre all’Hotel del Campo un parterre notevole anima un confronto qualificato tra esperti e rappresentanti di altre regioni – prosegue Braia – con l’obiettivo di comporre la “Carta di Matera” in materia di sanità per il futuro, registriamo l’assenza imbarazzante dei tanti rappresentanti politici ed istituzionali regionali, tra cui quella più eclatante, l’assessore al ramo Rocco Leone che, con il suo dipartimento, ha pure patrocinato l’evento stesso.
Scenari futuri, discussi a Matera senza la presenza dell’interlocutore politico principale che avrebbe dovuto e potuto indicare la direzione e l’applicabilità del modello, rende tutto paradossale e pressoché inutile.
Anche questa quindi appare come un’altra occasione persa, mentre continuiamo a denunciare come l’Ospedale Madonna delle Grazie sia ridotto ormai a un poliambulatorio e come questa maggioranza di centro destra, con l’assessore Leone in testa, dopo oltre 2 anni di governo ne sia responsabile. Ancora oggi incapaci di far intravedere un rilancio e una ripartenza, invischiati tra ritardi ingiustificati e procedure concorsuali mai concluse, altre annunciate e mai partite, per colmare decine di trasferimenti e pensionamenti che hanno distrutto quanto di buono costruito nel passato. Ad oggi, infatti, non abbiamo ascoltato una sola parola di programmazione a breve e medio termine.
Siamo al collasso organizzativo, le liste di attesa infinite per ogni attività, da quelle diagnostiche a quelle mediche e chirurgiche, ma è solo la punta dell’iceberg. Visite per mammografie prenotabili solo nel 2023, per questa annualità non esiste calendario. Per interventi chirurgici e attività diagnostiche in alcuni casi si superano i 12 mesi per l’assenza di anestesisti e personale specializzato. L’emigrazione sanitaria verso la vicina Puglia, da Acquaviva a San Giovanni Rotondo e a Bari, sta raggiungendo livelli incredibili e la situazione ci sta esplodendo in mano. Si aggiungono i gruppi elettrogeni che nei giorni scorsi hanno mal funzionato per ore a rendere evidenza che l’emergenza è palese. Bardi e Leone vengano in consiglio a rappresentare i numeri reali della sanità lucana del 2021. L’operazione verità è doverosa.
Paradossale appare anche la presentazione, addirittura in conferenza stampa, di una mozione da parte di esponenti della maggioranza, tra cui il dottor Gianmichele Vizziello che, dopo aver rimosso l’imbarazzo generale e istituzionale della sua assunzione in Asm bisognosa proprio di medici, invece di onorarla preferisce mantenere il posto in Consiglio regionale. Vizziello vorrebbe impegnare il suo Governo ed il suo Assessore Leone, componenti di questa maggioranza contraddittoria e incomprensibile che appare sempre più inadeguata a governare la Basilicata e che, forse, per qualche suo componente sembra prepararsi ad assumere ruoli prossimi a quelli dell’opposizione.
L’assessore Leone martedi prossimo – conclude il Consigliere Luca Braia – spero colga l’occasione, in Consiglio Regionale, della discussione delle proposte di legge relative all’infermiere di famiglia, ai caregiver e della mozione per aggiornare tutti in merito al destino dell’ospedale di Stigliano e per dire, una volta per tutte, come intende rilanciare il nosocomio materano, senza un Direttore Generale da oltre 18 mesi. Matera e tutta la provincia, così come la sanità di Basilicata, necessitano di conoscere i dati relativi al personale mancante e sull’emigrazione sanitaria. Con quali tempi e quali modalità si intende rafforzare il presidio, sempre stato eccellenza dal punto di vista medico e tecnologico che, da ospedale attrattivo e di confine, sta scomparendo. Bardi cambi tutto, faccia presto o sarà protesta di piazza.”