Si è tenuto nei giorni scorsi a Potenza un incontro tra le organizzazioni sindacali e l’assessore regionale alla Sanità Francesco Fanelli per fare il punto sulla riforma del sistema sanitario e socio-assistenziale della Basilicata. Per la Cisl erano presenti al tavolo il segretario generale Vincenzo Cavallo, il segretario generale della Fnp Enzo Zuardi e il segretario della Fp Pierangelo Galasso. La delegazione cislina ha esposto “le notevoli criticità che riguardano il sistema sanitario regionale: dalla organizzazione alla programmazione fino alle dotazioni organiche”. Proprio sulla carenza di personale nelle aziende sanitarie, la Cisl ha sollecitato lo scorrimento delle graduatorie esistenti, la stabilizzazione del personale precario o part time e l’espletamento dei concorsi unici regionali.
Su questo specifico punto – riferisce la delegazione della Cisl – sono arrivate le rassicurazioni dell’assessore Fanelli che avrebbe già chiesto alle aziende di fornire i dati del personale da stabilizzare in considerazione del fatto che la copertura finanziaria permetterebbe di assorbirne la quasi totalità. Una volta fatta la mappa della situazione nelle varie aziende sanitarie, sarà poi un successivo tavolo di confronto con i sindacati a stabilire le procedure. L’auspicio dei sindacati è di procedere con i concorsi nel più breve tempo possibile, a partire da quello per infermieri che dovrebbe partire entro giugno. In totale si parla di circa 1.800 unità tra assunzioni e stabilizzazioni nel sistema sanitario e socio-sanitario della Basilicata.
Nel corso del tavolo di confronto Regione-sindacati si è discusso anche di come riorganizzare l’assistenza integrata socio-sanitaria territoriale, sfruttando le opportunità legate al PNRR. La Cisl ha chiesto chiarimenti sulla ubicazione degli ospedali di prossimità e degli ambulatori di medicina territoriale e ha sollecitato la completa attuazione dei piani sociali di zona. Per la delegazione della Cisl è necessario un intervento più incisivo sul sistema di accreditamento delle strutture di cura e assistenza private con l’obiettivo di elevare qualità e sicurezza dei servizi.
La Cisl ha chiesto infine di stabilire un calendario di incontri tematici per approfondire le varie questioni sul tavolo, a partire dal tema delle liste d’attesa, con l’invito a verificare la reale consistenza delle liste e a prendere spunto da quelle realtà della sanità lucana dove le liste di attesa sono quasi nulle senza mutuare modelli da altre realtà regionali.
Fonte: