Ormai il termine è stato sdoganato con tutta la sua ambiguità e ormai viene usato per qualunque cose. E naturalmente anche per coprire errori o leggerezze o risparmio sulla manutenzione. Ieri per esempio i treni nel nord della Germania compresi quelli per la Danimarca e per l’Olanda si sono fermati per tre ore.  L’operatore ferroviario ha inizialmente accusato un ” malfunzionamento tecnico “, ma ore dopo ha affermato che attività “dannose” hanno interrotto la rete ferroviaria, spingendo le autorità di sicurezza a essere coinvolte. Così è immediatamente stato usato sabotaggio per descrivere il fatto e quindi in qualche modo si è buttato quello che è un banale errore nelle fauci delle più sconclusionate e azzardate ipotesi. Non c’è bisogno di dire che la  parola è stata immediatamente usata da tutta l’informazione europea, anche se non si sa nulla di preciso intorno ai fatti.

Si tratta dei mezzucci con cui il potere cerca di confondere la gente e di attribuire a qualche oscura forza i guai che probabilmente già derivano dal rialzo dei costi r dunque delle manutenzioni. La rivista Der Spiegel è stata più specifica sul “sabotaggio” e ha affermato che i cavi della rete di comunicazione per la Deutsche Bahn sono stati tagliati in due punti oppure semplicemente si sono rotti o magari sono stati distaccati per controlli.  Che caspita di sabotaggio è fermare i treni per appena  tre ore senza poi rivendicare nulla? Allora dovremmo dire che le ferrovie italiani sono costantemente sotto sabotaggio. Ma allora cosa si dovrebbe dire dell’interruzione avvenuta per mesi sulla linea che dall’Italia giunge ai porti del mare del Nord a causa di cattiva manutenzione che ha fatto affossare i binari nei pressi di Rastatt? O del deragliamento in Alta Baviera nell’estate appena passata perché non erano stati segalati lavori sulla linea il che dimostra che le  ferrovie avevano sabotato se stesse?

Ma attenziona all’uso della parola: se da una parte essa serve ad allontanare responsabilità, a dare una qualche patina di mistero a fatti peraltro banali (altra volte le ferrovie tedesche hanno avuto problemi proprio di questo tipo di questo tipo) o di spingere senza dirlo ad attribuire tali disguidi a una mano nemica anche se non ben specificata, dall’altra serve anche all’esatto contrario ossia ad assolvere i colpevoli dei reali sabotaggi ( vedi quelli dei Nord Stream) anche se essi sono ben individuati e peraltro ammettono apertamente la loro azione.

Lo scopo finale di queste invenzioni di linguaggio è quello di contribuire alla militarizzazione del territorio e a discolpare un ceto politico a dir poco ignobile dalla sue responsabilità addossandole a una  sorta di nemico esterno. Cercano così di allontanare il momento in cui ci sarà il redde rationem: anche i loro burattinai sanno che queste di legno non potranno durare a lungo, che dovranno essere sostituite  tanto rapidamente marciscono assieme alle loro bugie. Per ora si divertono ancora con i loro sabotaggi di fantasia

fonte:

Di BasNews

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