Dovremmo avere imparato a conoscerli: i sionisti di Netanyahu fanno gli smargiassi insieme a quei poveri dementi di europei che contano come il due di coppe quando briscola è a bastoni, ma che non perdono occasione di fare i boia senza corda. Eppure tutta la questione che è esplosa una settimana fa, per volontà occidentale e grazie a errori del governo israeliano, con i relativi massacri con le lacrime e il sangue ancora una volta dei palestinesi, è destinata a cambiare per sempre tra una settimana quando a Pechino Russia, Cina e Turchia parleranno della necessità di creare uno stato sovrano di Palestina, che prima esisteva solo sulla carta e nelle menzogne dell’impero anglosassone oltre che di Israele . E’ la prima volta che la questione esce fuori dall’occidente che l’ha gestita esclusivamente per i propri interessi e nella maniera più sanguinosa possibile .
Durante più di un secolo tutti ci hanno messo mano a cominciare dalla Gran Bretagna che si è rimangiata più volte la sua parola ( come ha sempre fatto in ogni occasione) e ha creato una situazione potenzialmente esplosiva oltre che ingiusta, per passare persino ai Paesi dell’Asse, Germania e Italia totalitarie che con le loro temporanee alleanze col sionismo più estremo che è alla base della creazione di Israele, hanno avuto un influsso non da poco e infine gli Usa come utilizzatore finale del conflitto a fini di eterno caos e di divisione . Ma nessun altro al di fuori dell’occidente e dei Paesi arabi che tuttavia non avevano la forza di opporsi agli Usa e a Israele, ha mai toccato la questione in maniera seria e si è proposto come garante della creazione dello stato di Palestina. Ma oggi è proprio questa che sta accadendo: le questioni sulle quali l’occidente si sentiva in diritto di decidere ogni cosa, sulle quali non ha mai permesso che qualcuno mettesse becco, stanno diventando problemi che attendono all’ordine multipolare che si sta creando.
Così ciò che sembra un atto di forza dell’occidente e un’ estensione del conflitto studiato per mettere in difficoltà il grande nemico, di oligarchie impazzite e ormai al collasso mentale, si tradurrà in una estensione della sconfitta strategica occidentale. Quanto meno in una ulteriore perdita di potere e molto probabilmente in uno spostamento di tutto il mondo musulmano verso il potere sorgente. Chi scherza col fuoco finisce per bruciarsi.
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