Nei due precedenti reportage delle scorse settimane incentrati sugli innumerevoli, annosi e irrisolti problemi che ormai da svariati decenni “affliggono” Rionero, abbiamo trattato due tematiche da sempre di grande attualità per l’intera cittadinanza che, con il passare del tempo, assumono risvolti sempre più preoccupanti tra la totale indifferenza e il più completo disinteresse di chi di dovere.
Nel primo reportage abbiamo analizzato dettagliatamente la situazione di degrado, abbandono e disuso che da decenni interessa i palazzi gentilizi rioneresi Ciasca, Giannattasio, Villa Granata, alcuni monumenti simbolo cittadini come la Torre dell’Orologio (meglio noto come Orologio della Costa) e Taverna Penta e con essi anche una parte di vari edifici e stabili disabitati situati nei vari rioni della “Rionero Vecchia” che, portando su di essi ancora i segni del Sisma del 1980 e di una ricostruzione post-sisma mai del tutto completata, a causa delle pessime condizioni estetico-strutturali e l’elevato rischio di crollo rappresentano un serio pericolo per l’incolumita’ pubblica oltreche’ un vero e proprio “oltraggio” all’identita’ e alla memoria storica di questa cittadina.
Nel secondo reportage abbiamo analizzato con attenzione la situazione delle aree della nuova espansione urbana rionerese che, nonostante il proprio stile di quartieri per così dire moderni e residenziali, vivono anch’essi una situazione abbastanza allarmante sotto svariati aspetti come viabilità precaria, carenza infrastrutturale, scarsa illuminazione, mancanza di spazi di verde pubblico e aree giochi per bambini, emergenza rifiuti, problematica randagismo, degrado in generale e disservizi vari che rendono poco vivibili i quartieri in questione.
In questo terzo reportage incentrato sempre sui “problemi cronici” di Rionero abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione su altre problematiche anch’esse perduranti da vari decenni ed ovviamente mai risolte.
Stiamo parlando infatti di tre problemi da sempre attuali in questa realtà ovvero le precarie condizioni dell’intera viabilità cittadina, l’emergenza traffico e il problema della cosiddetta sosta selvaggia.
Il problema della condizione precaria della viabilità cittadina, sia per ciò che riguarda le arterie principali dell’anello circolare viario urbano e sia per le strade secondarie per quelle della “citta’ vecchia”, è uno dei problemi che purtroppo, con il passare del tempo, assume risvolti sempre più preoccupanti e finora senza alcuna risoluzione.
Le strade principali, come Via Roma, Via Galliano, Via Monticchio e parte del tratto urbano della ex SS 93 che attraversa l’abitato di Rionero, sono state asfaltate “frettolosamente” alcuni giorni prima delle ultime Elezioni Amministrative dell’ottobre dello scorso anno 2021 ma presentano varie criticità sia per ciò che concerne la viabilità automobilistica ma anche e soprattutto per quella pedonale. Nonostante le operazioni di messa in opera di un nuovo strato di asfalto nei giorni precedenti alle elezioni amministrative, le principali arterie in questione presentano problemi inerenti alla segnaletica stradale vista la totale assenza, in tutte le strade in questione che compongo l’anello circolare viario urbano, della linea di mezzeria di divisione delle carreggiate.
Situazione peggiore e per certi versi scandalosa è quella che riguarda le condizioni delle strade secondarie cittadine in un po’ tutti quartieri che, in moltissimi punti, presentano numerose e perduranti buche che vengono “rattoppate” ogni tanto con il classico “tocco di catrame” che poi “svanisce” alla minima pioggia facendo ripresentare nuovamente l’annoso problema buche.
Ancora più seria e complessa è la situazione della viabilità nei rioni della “Rionero Vecchia” dove la pavimentazione in basole si presenta in svariati punti sconnessa e priva, ormai da tempi immemori, della minima manutenzione ordinaria.
Proprio per questo, da tantissimi anni, sono frequenti e purtroppo all’ordine del giorno i casi di automobilisti in transito che per via della pessima condizione in cui versa un po’ tutta la viabilità cittadina sono costretti a subire danni a pneumatici e sospensioni dei propri automezzi.
Dalla viabilità automobilistica passiamo a quella pedonale ed è proprio qui che iniziano ad emergere i principali problemi vista la situazione non proprio ottimale dei marciapiedi sia delle arterie in questione e sia di quelle secondarie. Eccetto per ciò che riguarda solo una parte di Via Galliano, dove i marciapiedi almeno in alcuni punti sono stati sistemati negli ultimi tempi con la messa in opera di una nuova pavimentazione, per il resto la situazione è tutt’altro che positiva.
Infatti, in altri punti della stessa Via Galliano, la situazione marciapiedi è davvero imbarazzante considerata la presenza in molti punti di vari mattoncini della pavimentazione inclinati e con la pavimentazione stessa in vari punti è stata praticamente “sollevata” dalle radici, incoscientemente non ancora estirpate, di grossi alberi che sono stati tagliati tempo fa ma che al momento, chi ha svolto quel tipo di lavoro, non si è preoccupato finora minimamente di intervenire anche sulle radici visto il serio e costante pericolo che rappresentano per l’incolumita’ dei numerosi pedoni in transito. Sono state infatti varie le cadute accidentali di pedoni in quei determinati punti. Anche la situazione della viabilità pedonale su Via Roma non è sicuramente delle migliori viste le condizioni pessime dei vari marciapiedi che in molti punti si presentano totalmente dissestati e con i mattoncini di pavimentazione letteralmente frantumati e traballanti che costringono i numerosi pedoni in transito a mantenere sempre alta l’attenzione per evitare di incorrere in improvvise e rovinose cadute.
Una situazione analoga a quella di Via Galliano e Via Roma si registra anche su una larga parte dei marciapiedi che costeggiano il tratto urbano della ex SS 93 e su Via Monticchio dove tra pavimentazione dissestata ed in alcuni punti inesistente il degrado e l’abbandono più totale pervadono da tempo senza alcuna risoluzione.
Sempre rimanendo in tema di viabilità urbana, altro disagio persistente ormai da alcuni anni, è quello che riguarda la zona della “nuova” Piazza Fortunato dove la totale chiusura al traffico veicolare dell’area in questione sta arrecando grossi problemi a tantissimi automobilisti che percorrendo Via Garibaldi sono costretti a fare un giro lungo ed estenuante attraverso le strade interne per raggiungere la zona di Piazza XX Settembre distante solo poche centinaia di metri. Oltre ad arrecare danni alla viabilità veicolare, la chiusura al traffico dell’area Piazza Fortunato, ha causato numerosi disagi anche al tessuto commerciale presente nell’area in questione visto che varie attività commerciali sono state costrette a spostarsi altrove ed altre addirittura a chiudere per via degli ormai noti problemi che la chiusura al traffico ha arrecato al commercio esistente in quest’area. Proprio per questo potrebbe essere un’ottima soluzione la riapertura al traffico dell’area di Piazza Fortunato anche magari con l’attivazione di una ZTL che eliminerebbe tantissimi problemi e disagi di vario tipo.
Dopo aver analizzato nei minimi dettagli il problema delle condizioni precarie della viabilità rionerese passiamo ad un altro dei tanti problemi “eterni” che riguardano Rionero ovvero quello dell’emergenza traffico. È ormai risaputo da tempo che uno dei problemi di “vecchia data” e da sempre attuale nella cittadina fortunatiana è proprio quello inerente all’emergenza traffico.
Sono infatti decenni che, sulle principali arterie dell’anello circolare viario urbano (ovvero le già precedentemente citate Via Roma, Via Galliano e il tratto urbano della ex SS 93), si sviluppa un’enorme mole di traffico a causa dei numerosi veicoli in transito che, principalmente nelle ore di punta della giornata e per via di numerose attività commerciali di vario tipo presenti nelle zone in questione, creano un vero e proprio ingorgo al traffico urbano congestionando il tutto quasi totalmente sulle già citate arterie principali tanto da creare una vera e propria “paralisi” al normale scorrimento del traffico ed aumentando in modo sproporzionato anche i tempi di percorrenza degli automobilisti stessi che si spostano da una parte all’altra della cittadina.
Il tutto è ulteriormente aggravato dal continuo transito di numerosi mezzi pesanti (autocarri e autobus) che, uscendo dall’uscita di Rionero della SS 658 Potenza-Melfi, sono costretti ad attraversare Via Galliano per raggiungere la ex SS 93 in direzione Atella e viceversa.
Varie sono state le soluzioni attuate nel corso dei decenni e rivelatesi poi infruttuose e totalmente inefficaci per porre rimedio al problema e, tra queste, ricordiamo l’installazione negli anni ’90 dei semafori su Via Galliano funzionanti per alcuni anni o la realizzazione, avvenuta a metà degli anni duemila, delle varie e tuttora esistenti rotatorie costruite nei punti nevralgici dell’anello circolare viario urbano che comunque non hanno minimamente risolto il problema.
L’ unica soluzione di risoluzione di questa emergenza, auspicata da oltre trent’anni ma mai minimamente concretizzata, sarebbe stata quella della realizzazione della famosa “bretella di collegamento” extraurbano che, costeggiando l’abitato di Rionero dal lato Sud, avrebbe appunto collegato con un percorso di un paio di chilometri la SS 167 per Monticchio con la ex SS 93 e la SS 658 Potenza-Melfi alleggerendo così di molto anche l’enorme mole del traffico urbano rionerese. Purtroppo a distanza di tantissimi anni, la realizzazione di questa importante arteria extraurbana, che avrebbe risolto tantissimi problemi soprattutto in tema di traffico, rimane e continuerà a rimanere solamente un “sogno nel cassetto” mai realizzato.
Un’altra problematica molto attuale a Rionero e già persistente da svariati decenni è quella della cosiddetta “sosta selvaggia”. Girando un po’ in tutta la rete stradale cittadina si può notare come questo fenomeno della “sosta selvaggia” è molto attuale sia sulle strade principali e sia sulle strade secondarie interne. Ormai da sempre è diventata una habitué di molti rioneresi quella di lasciare le proprie autovetture parcheggiate in punti dove vige il divieto di sosta, sui marciapiedi o addirittura in doppia fila arrecando così seri problemi al regolare scorrimento del traffico.
Su strade come Via Galliano, Via Brindisi e Via Nazario Sauro in cui sono presenti molte attività commerciali il fenomeno della “sosta selvaggia” è altamente diffuso ed oramai è diventato una delle varie abitudini negative di tanti rioneresi.
Insomma, tra condizioni precarie della viabilità, emergenza traffico e problema della sosta selvaggia, in questo nostro terzo reportage incentrato sui vari problemi che interessano Rionero abbiamo trattato queste altre tre problematiche persistenti ormai da decenni e finora mai risolte.
A conclusione di ogni nostro reportage, come ovvio che sia, è logico porsi delle domande:
Per quanto tempo ancora i cittadini rioneresi dovranno assistere inermi a questa situazione??? per quanto tempo ancora i cittadini rioneresi dovranno essere costretti a subire danni ai propri veicoli o peggio ancora alla propria incolumità fisica per via di strade piene di buche e marciapiedi in stato pietoso??? per quanto tempo ancora si dovrà assistere a lunghe code di auto che paralizzano il traffico cittadino con tempi di percorrenza estenuanti e sproporzionati per una realtà come Rionero??? per quanto tempo ancora gli automobilisti rioneresi che percorrono via Garibaldi dovranno essere costretti a fare giri immensi attraverso le scomode strade interne per raggiungere Piazza XX Settembre distante appena 100 metri solo perché Piazza Fortunato è stata chiusa al traffico???
quanto tempo ancora dovremmo aspettare affinché si possa finalmente iniziare a pensare qualcosa di concreto tipo l’attivazione di una ZTL in Piazza Fortunato o la ripresa in considerazione del progetto di realizzazione della bretella di collegamento tra SS 167 – SS 93 – SS 658 ???
Abbiamo posto tutte domande pertinenti alle problematiche trattate che meritano una risposta concreta, immediata e soprattutto sincera da parte di chi dovere proprio perché sono ormai svariati decenni che queste problematiche sono state sempre snobbate e sottovalutate non avendo mai avuto la giusta importanza e considerazione.
Francesco Preziuso