Alcuni anni fa, sono stati realizzati 5 centri per la creatività in Basilicata: Cerchiamo di capire, preliminarmente, ed in sintesi, cosa sono e quali sono gli obiettivi alla base della creazione dei 5 centri di Visioni Urbane in Basilicata.
Creare Centri per la creatività in Basilicata, questo era l’obiettivo di Visioni Urbane, un progetto realizzato dalla Regione Basilicata insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, finanziato per 4 milioni di euro con risorse nazionali (FAS).
I Centri per la Creatività sono stati pensati come nodi di una Rete utile a promuovere cooperazioni all’interno delle comunità creativa lucana, e rafforzare l’apertura internazionale.
Si è partiti con una idea molto chiara: progettare i contenuti prima dei contenitori, investire sui cervelli prima che sui mattoni, si è deciso di lavorare e scommettere sulle idee e sulle attività da realizzare.
Offrire strumenti per imparare, entrare in relazione con il mondo, per mettersi in rete.
Il progetto creava le condizioni di sostenibilità dei Centri, facendo in modo che i soggetti gestori fossero messi nelle condizioni di essere autonomi.
In sintesi, queste le premesse alla base della creazione di tali Centri.
Tra gli obiettivi concreti, invece, vi era il sistema della cultura e della creatività in Basilicata configurati come spazi pluridisciplinari volti all’incontro fra diverse discipline creative e culturali (teatro, musica, arti visive, ecc.) e i settori connessi (turismo, enogastronomia, tecnologie informatiche, ecc.).
Tra i 5 centri di Visioni Urbane vi è anche quello di Rionero: Ex Macello, 700 mq suddivisi fra 3 corpi di fabbrica (uno dei quali dedicato a Centro diurno disabili) ed area esterna per attività.
Fino a giugno scorso, in buona sostanza, in tale centro vi erano attività in linea con le finalità del progetto, oggi, invece, a parte alcuni corsi di ballo, una scuola di musica, e poche altre attività, pare vi sia un sostanziale fermo: in ogni caso si registra un declino importante di funzioni. Tra le attività svolte in passato, un cineforum, convegni su questioni culturali ed economiche.
Alla luce di quanto detto, quindi, non si comprende l’odierno declino delle attività. Si potrebbero, tra le altre cose, vista l’assenza di un cineteatro, che dura oramai da anni, organizzare stagioni cinematografiche e teatrali, appunto, gli spazi lo consentirebbero. Di conseguenza, però, è necessario che l’Amministrazione comunale sia attiva da un punto di vista culturale, che programmi, organizzi, e coordini le attività, di concerto con l’ATI che pare gestisca tale centro.
È indispensabile avere un Assessorato alla cultura del tutto indipendente, il Sindaco, che adesso ha la delega in questo campo, purtroppo, per i troppi impegni, non può occuparsi attivamente di un settore specifico ed importante, come quello di cui trattasi.
Per queste considerazioni, si chiede al Sindaco di creare un Assessorato alla cultura, delegando una persona di comprovate capacità culturali, e che possa dedicarsi con forza in tal senso. In prospettiva, in merito a tutte le attività culturali cittadine, ne gioverebbe non solo Visioni Urbane, ma tutta la collettività, e, magari, la stessa Amministrazione comunale.
La presente viene inoltrata all’Amministrazione comunale, e ai capigruppo consiliari
Gruppo Alternativa Rionero