Lo scasso della democrazia occidentale operata da un neoliberismo  senza contrappesi, ci mette di fronte a un enorme problema: la scomparsa della separazione dei poteri e la loro concentrazione in mano di burattini che rappresentano la medesima parte sia che appartengano alla squadra di governo oppure al Parlamento o alla magistratura o ai quadri intermedi. In questo modo mentre le malefatte del potere e delle grandi concentrazioni di ricchezza sono ben riconosciute, non c’è modo né di punire adeguatamente i colpevoli, né di evitare per il futuro il ripetersi dei medesimi eventi. Un esempio di scuola può essere l’accoppiata pandemia – vaccini: nonostante la prova dell’inefficacia dei sieri a mRna, le sempre maggiori evidenze sulla nocività senza precedenti dei cicli vaccinali, la scoperta  della manipolazione delle documentazioni, presentate dai produttori dei cosiddetti vaccini agli organismi di controllo che poi non controllano un bel niente, nessuna azione giudiziaria, nessuna pressione è riuscita a portare alla sbarra nemmeno qualche protagonista minore, né a far cessare il tentativo di vaccinare tutti con questa tecnologia a mRna riconosciuta dannosa già da un decennio, grazie all’ “invenzione” di sempre nuove varianti.

La stessa cosa accade in pressoché qualsiasi campo. Per esempio il procuratore John Durham ha finalmente pubblicato un rapporto che fa a pezzi  l’affermazione secondo cui Donald Trump e la sua campagna elettorale erano collusi con i russi nel 2016 e mostra in modo sorprendentemente dettagliato che l’Fbi il Dipartimento di Giustizia e la Cia hanno tutti avuto un ruolo nella produzione di un’accusa che costituisce il più spregevole trucco politico del secolo. C’è solo un piccolo problema: nessuno dei decisori dell’Fbi  o del Dipartimento di Giustizia si trova ad affrontare sanzioni, né penali, né civili. Né lo stesso Durham si preoccupa di portare avanti azioni giudiziarie  nei confronti di quelli che egli stesso considera colpevoli. In tutto questo possiamo vedere chiaramente il passaggio dalla democrazia alla tirannia e dunque  all’impossibilità di difendersi dalla prepotenza del potere con gli strumenti della giustizia  o anche dell’azione politica tradizionalmente intesa. Il che rende lo smascheramento delle menzogne praticamente inutile in primo luogo perché anche i media, quelli che un tempo venivano chiamati il quarto potere,  sono totalmente ingabbiato e non fanno  emergere nemmeno il più piccolo dubbio sulle narrazioni che vengono fabbricate e in secondo luogo perché anche anche arrivando a riconoscere il verme che è dentro ogni narrazione fasulla, si può fare ben poco perché le normali strade della democrazia sono di fatto impraticabili.

Posso ammirare la tempra di qualche avvocato che si fa paladino dei cittadini discriminati in qualche modo dai diktat emergenziali di ogni tipo, ma è evidente che i risultati sono davvero scarsi, perché è venuta la logica della terzietà della giustizia oltre ad essere scomparsa qualsiasi onestà politica: pensiamo ai messaggini della von der Leyen per contrattare il prezzo e il numero delle dosi di vaccino, la quale viene difesa come un sol uomo in questa ignobile e criminale azione non solo dagli organismi esecutivi della Ue che sono della stessa pasta, non solo dalla burocrazia brusselesca, ma persino da quel sinedrio, fasullo e inutile, che è il cosiddetto parlamento europeo, un orpello  privo di poteri reali che serve a simulare una partecipazione dei cittadini che non esiste. Insomma si possono violare tutte le regole, almeno quelle rimaste e farla franca. Quindi vi do una cattivissima notizia:  solo un’insurrezione popolare attiva o magari anche passiva, ma comunque decisa e di lunga durata potrà ribaltare la situazione. Chi pensa  di poter influire sulle decisioni o di diffondere il dubbio sulle narrazioni prevalenti con qualche tenue manifestazione dimostra o un’ingenuità senza pari o una ipocrisia altrettanto impareggiabile proprio perché è venuta meno la dialettica democratica. L’idea che si possano cambiare le cose senza prendere parte o rimanendo ai margini   o illudendosi di trovare una una sponda in schieramenti politici apparenti è semplicemente irrealistica. La verità è che non siamo solo prigionieri del potere, ma anche di noi stessi.

Fonte:

Di BasNews

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