Le irregolarità accertate dai Carabinieri confermano che il reddito di cittadinanza necessita di un approfondito tagliando da realizzarsi attraverso un confronto serio con le parti sociali”. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, in riferimento agli accertamenti dai Carabinieri della Legione Basilicata nell’ambito dei controlli sui percettori del reddito di cittadinanza che hanno portato alla denuncia di 399 persone.
“La Cisl si è già espressa in passato per una correzione dello strumento senza perdere di vista l’obiettivo primario della misura, ovvero contrastare la povertà e aiutare le persone a rimettersi in gioco attraverso le politiche attive del lavoro e un vero investimento sulle competenze. Su questo punto il governo Draghi non faccia l’errore del governo giallo-verde che varò la misura senza praticamente confronto con le parti sociali. Il nodo resta quello dell’occupabilità delle persone e della persistente difficoltà nel mettere in collegamento domanda e offerta di lavoro. Per questo da tempo proponiamo il coinvolgimento degli enti bilaterali per rafforzare la rete dei servizi per il lavoro”.
“Più in generale – continua Cavallo – vanno riformati gli ammortizzatori sociali e va modificata la manovra di bilancio presentata dal governo nel senso dell’equità e della sostenibilità sociale. Noi siamo pronti al dialogo ma anche alla mobilitazione per sostenere le nostre proposte per il rilancio della crescita e del lavoro. Al paese oggi serve un patto sociale, non una guerra tra poveri, perché dalla crisi si può uscire più forti solo attraverso la coesione sociale”, conclude il segretario della Cisl lucana.