Palazzo Ciasca, di origine settecentesca, di proprietà comunale, è uno dei palazzi storici di Rionero, casa natale del Senatore Ciasca. Nel 1980 subì gravi danni in seguito al terremoto del 23 novembre. Successivamente, dopo i gravi danni subiti, si intervenne realizzando una copertura per evitare che gli stessi, si aggravassero ulteriormente. Di fatto, però, lo stesso non è stato mai oggetto di interventi strutturali che ne permettessero il recupero. L’unica cosa certa, ad oggi, è lo stato strutturale che risulta di estrema gravità, nonché il fatto che, senza adeguati interventi di consolidamento, si potrebbero verificare dei crolli.
Si ricordi che tale Palazzo risulta sottoposto al vincolo sancito dal codice dei Beni Culturali D. Lgs. n. 42/2004, con conseguente obbligo di conservazione e protezione da parte del Comune di Rionero in Vulture. I lavori di messa in sicurezza e rifacimento delle opere provvisionali, realizzati pochi mesi fa, non rappresentano la soluzione al problema; peraltro, tali interventi ripetono, in buona sostanza, quelli messi in atto una decina di anni fa, fermo restando lo stato strutturale di estrema gravità, potrebbero infatti verificarsi anche dei crolli.
Alcuni anni fa, l’edificio era stato inserito, assieme ad altre strutture private, in un progetto denominato “Terre di Aristeo” affinché realizzare un borgo albergo diffuso; purtroppo, però, tale progetto è rimasto bloccato per alcuni anni. Nel corso di un Consiglio Comunale di Rionero, l’amministrazione ha affermato che tale progetto di fatto risulta accantonato per mancanza di fondi. La stessa Amministrazione, peraltro, ha inserito tale edificio nel cosiddetto “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2022”. Tale alienazione, però, si prospetta alquanto difficoltosa, visto lo stato del Palazzo e i relativi ingenti finanziamenti necessari per il recupero e il risanamento conservativo necessario, considerando che esso è riconosciuto d’interesse storico-urbanistico. A quanto pare, però, il progetto Terre di Aristeo risulta ancora in essere. Difatti, qualche settimana fa, in Regione si è svolto un incontro tra l’assessore regionale alle Infrastrutture e l’ad del Distretto Terre di Aristeo, il quale ha illustrato lo stato di attuazione del Progetto Pilota per il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani, in cui dovrebbe essere inserito anche il recupero di Palazzo Ciasca, suscitando l’attenzione della Regione.
Di conseguenza, si chiede al Sindaco di Rionero nonché all’intero consiglio comunale (i consiglieri tutti, dovrebbero occuparsi di approfondire e cercare soluzioni alle problematiche, opposizione compresa, sempreché ve ne sia una, vista la quasi totale assenza di iniziative) di verificare il prosieguo delle azioni della Regione e del progetto Terre di Aristeo, contattando sia la Regione che l’ad del progetto Terre di Aristeo, che, a quanto pare, come detto prima, risulta ancora in essere.
Gruppo Alternativa Rionero