Il Rapporto della Banca d’Italia fotografa la situazione, in continua evoluzione e pertanto da tenere sotto stretta e costante osservazione, del comparto agricolo che, se nel corso del 2020 era stato il settore meno penalizzato dalla diffusione della pandemia da Covid-19, nel 2021 non ha beneficiato della fase di ripresa. Lo dichiara Francesco Cupparo, Assessore regionale alle Politiche Agricole, Forestali, Alimentari.
Il Rapporto considera dunque l’agricoltura – al pari dell’automotive – il settore in maggiore sofferenza. A pesare, dal secondo semestre, l’incremento – che continua a crescere – dei costi di produzione a partire dalla spesa energetica. L’aumento, che si è ulteriormente rafforzato nei primi mesi del 2022 con la guerra in Ucraina, come ci conferma la Banca d’Italia e come sanno bene i nostri agricoltori, è stato particolarmente intenso oltre che per i combustibili, anche per i concimi e i mangimi.
Nonostante tutti questi fattori negativi l’agricoltura lucana si conferma determinante per consolidare il valore aggiunto con 610 milioni di euro complessivi e una quota di 51 milioni di euro di export, anche se registriamo un decremento del 5,8%. Se si aggiunge il valore aggiunto delle industrie alimentari (274 milioni) l’apporto dei nostri produttori e dell’agro-alimentare è ancora più marcato.
Non può che preoccuparci inoltre il calo di occupati segnalato dal Rapporto con il 4,4% in meno in un anno e un tasso di disoccupazione dell’8,3%.
I dati della Banca d’Italia rafforzano la nostra convinzione già espressa che il fondo straordinario istituito con la manovra di bilancio a favore del settore agricolo, con uno stanziamento complessivo di 9 milioni di euro, può consentire l’attuazione di primi interventi urgenti di contrasto alla grave crisi economica internazionale e per il recupero della competitività delle nostre aziende agricole e zootecniche ma che c’è bisogno di interventi e misure straordinarie e strutturali di carattere comunitario e nazionale .
Nell’ultima riunione del Tavolo Verde con le organizzazioni professionali di categoria abbiamo fatto il punto delle azioni messe in campo che, come dicevo, necessitano di un costante aggiornamento. Siamo in attesa in particolare di nuovi provvedimenti annunciati dalla Commissione Europea.
Per ora i nostri uffici sono impegnati a proseguire la concertazione con l’Ismea sulla misura della concessione di contributi in conto capitale, in forma di prestiti ad erogazione diretta a tasso agevolato e con gli altri enti ed organismi nazionali per misura in conto capitale per la ristrutturazione dei debiti delle imprese agricole e agroalimentari per un periodo di rimborso fino a venticinque anni.
Per le aziende del comparto zootecnico della Basilicata, siamo in una fase avanzata per l’attivazione di una specifica misura in forma di contributi in conto esercizio, volta a sostenere interventi di sanità veterinaria, biosicurezza e benessere animale, posti in essere dalle imprese zootecniche.