Quarta dose, arriva una proposta per una procedura univoca, europea sui criteri. La commissaria alla Sanità e il presidente francese hanno assunto l’impegno di farla, nel giro di una settimana.
Il ministro della Salute Roberto Speranza alla riunione dei ministri della Salute europei è stato chiaro: sulla quarta dose non vuole più responsabilità. Tocca alla Ue parlare.
«In questo momento – ha assicurato Speranza – in nessun Paese si parla di una quarta dose per tutti. La priorità è proteggere le persone più fragili». Questo mentre la Fda, l’agenzia che regolamenta i farmaci negli Stati Uniti, ha deciso di autorizzare la quarta dose di Pfizer e Moderna a tutti gli ultracinquantenni. Finora era prevista per gli immunodepressi. Le somministrazioni per il resto della popolazione adulta dovrebbero iniziare il prossimo autunno e ad almeno quattro mesi dalla terza dose. «Non credo – ha aggiunto lui – vada bene che gli Stati scelgano da soli e in modo differenziato – dice Speranza – perché le opinioni pubbliche dei nostri Paesi sono connesse e scelte diverse non sarebbero comprese. La campagna di vaccinazione è importante, ci sta consentendo di aprire una fase diversa. Dobbiamo essere all’altezza della sfida».
Insomma modello ‘andate avanti voi che io vi seguo’?
Eppure i dati sono confortanti: nonostante negli ultimi giorni i ricoveri siano tornati a crescere in area medica in 9 regioni, e in 7 (Calabria, Umbria, Basilicata, Sicilia, Marche, Puglia e Abruzzo) il tasso di occupazione sia oltre il 20%, il valore medio nazionale è al 15%. Nelle rianimazioni, poi, la percentuale di letti destinati a malati di Covid è ferma al 5%, a livello nazionale, e sotto il 10% in tutte le regioni, tranne la Calabria che è al 12% dei suoi 202 posti letto già assegnati.
La situazione non è grave ma è urgente vaccinare? Tutto molto strano e discutibile. Se le basi sono scientifiche si può discutere, ma se le basi sono politiche non c’è neanche da parlarne, è tutto già deciso al di là dei dati?
fonte: