È stato presentato ieri pomeriggio, presso l’Auditorium Comunale di Bernalda, il progetto “Open Basilicata – il turismo per tutti”; un’iniziativa basata sulla realizzazione di tre azioni progettuali (Azione 1 – turismo accessibile e inclusivo; Azione 2 – inclusione socio-lavorativa; Azione 3 – promozione della cultura dell’inclusione sociale) in risposta all’esigenza di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone con disabilità e per estendere tale miglioramento all’intero contesto comunitario regionale.
“La realizzazione del primo lido inclusivo nel metapontino è un segnale chiaro e tangibile che in Basilicata qualcosa sta cambiando; sta progredendo e deve continuare ad evolversi la cultura dell’inclusione, della fruibilità dei servizi per tutti e su tutto il territorio lucano – ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli – ‘Open Basilicata – il Turismo per tutti’ è un progetto che abbiamo sostenuto sin dalla sua presentazione, per la bontà degli intenti e dei valori in sé racchiusi e che ora, con grande gioia, vediamo prendere forma davanti ai nostri occhi a compimento di una prima fase progettuale alla quale seguiranno azioni di inclusione socio-lavorativa e una fase di promozione della cultura dell’inclusione stessa.
Abbiamo creduto sin da subito nel progetto presentato dal Comune di Bernalda, che ringrazio nuovamente, provvedendo con celerità all’attuazione dell’iter procedurale, sia tecnico che amministrativo, necessario ai fini della valutazione per l’ammissibilità a finanziamento dell’iniziativa stessa. Di fatti, con DGR del 24 agosto 2022, abbiamo approvato l’ammissione a finanziamento del progetto che ammonta ad un importo complessivo di 1.320.000 euro.
Grazie al lavoro degli uffici della Direzione Generale per la Salute e Politiche della Persona – ha continuato Fanelli – si è provveduto, in tempi celeri, all’attuazione degli interventi nel rispetto del programma di finanziamento, dando l’opportunità al Comune di Bernalda di giungere al completamento delle fasi preliminari alla realizzazione delle attività, ancora in corso di svolgimento, fornendo tutto il supporto tecnico-professionale necessario in un’ottica di sinergia e collaborazione interistituzionale per il raggiungimento degli obiettivi comuni”.
“Nello specifico – ha spiegato Fanelli – gli uffici hanno fornito il supporto necessario alla progettazione, alla definizione degli atti pubblici e degli atti relativi alla gestione del cronoprogramma amministrativo-documentale del comune di Bernalda rispettando i termini previsti dal programma di finanziamento.
È fondamentale che la nostra Regione cresca sul tema dell’inclusività e progredisca nell’offrire un sistema integrato e coordinato di servizi turistici, accessibili, che valorizzino il territorio lucano e che siano motivo di orgoglio per tutti noi; senza contare che i benefici che ne derivano, non saranno esclusivamente legati al rilancio dell’area metapontina sul mercato turistico e alla creazione di nuove e variegate opportunità lavorative, ma sarà l’inizio di un percorso che vuole essere molto più ampio e finalizzato alla realizzazione di un sistema capace di andare ad incidere in maniera stabile e duratura nel tempo, sul welfare locale.
Attraverso l’iniziativa, altro valore al quale puntiamo- ha aggiunto l’assessore- riguarda la capacità di interventi atti ad esaltare la specificità di ognuno nel rispetto del valore della persona e delle sue potenzialità. È importante sottolineare il concetto di “disabilità inclusiva” intesa come partecipazione attiva e propositiva anche nelle nostre realtà turistiche affinché tutti possano godere degli stessi piaceri, svaghi, bellezze e opportunità, sentendosi parte di un gruppo all’interno del quale accrescere la propria autonomia, promuovere il senso di autosufficienza e favorire lo sviluppo di relazioni affettive e relazionali.
Per la prima volta in Basilicata, realizzeremo un servizio inclusivo unico nel suo genere per avanguardia e senso civico – ha concluso il vicepresidente Fanelli – Questo vuole essere solo l’inizio per la nostra regione di pratiche virtuose a 360°, non solo nel campo del turismo sociale ed accessibile, che si muovono nel totale azzeramento di barriere architettoniche, culturali e sociali e nella riconfigurazione dei modelli organizzativi in favore di tutta le comunità in contesti che esulano dalla quotidianità e dalle pratiche dell’assistenzialismo”.