A Rionero prosegue con successo il vasto carnet di eventi del progetto “Coltiviamo Culture” a cura della locale associazione culturale Santa Maria di Rivonigro presieduta dal giovane Michele Melchionda che, dopo il successo ottenuto con i tanti eventi culturali svolti nel periodo estivo ed incentrati su svariati temi come letteratura, scrittura, arte, storia e cinema, propone anche per la stagione autunnale ed invernale una ricca e variegata programmazione di eventi di notevole spessore. Nel tardo pomeriggio di domenica 7 novembre, presso le Scuderie di Palazzo Fortunato, si è svolta la presentazione del libro “Di là dal fiume – il Mio Afghanistan” scritto dal giornalista e scrittore campano Lorenzo Peluso ed edito dalla casa editrice Gagliardi Editori. Lorenzo Peluso, nato nel 1971 a Sanza nel salernitano, ha iniziato la sua carriera di giornalista dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Universita’ di Salerno iniziando a scrivere per vari quotidiani come Il Salernitano, Il Roma, Il Corriere del Mezzogiorno fondando poi il quotidiano online Quasi Mezzogiorno ed il famoso blog OreDodici per poi proseguire la collaborazione professionale con varie testate come Radio Alfa, RCS del gruppo l’Espresso e QN fino a diventare, dal 2010, giornalista embedded inviato dalle zone “calde” di Afghanistan, Kosovo, Iraq e Medio Oriente dove ha realizzato vari reportage che hanno poi ispirato molte delle sue opere scritte valsegli prestigiosi premi e riconoscimenti. Opere interessanti come Profumo e Polvere di Terra (2013), As – salamou ‘alaykum (2016), I Giardini di Bagh e Babur (2019) e I Sogni di Rosemary (2021) e tanti riconoscimenti importanti come i premi giornalistici “Francesco Landolfo – Napoli 2018” e “Giuseppe Ripa – San Martino Cilento 2017”, la menzione speciale riservata al giornalismo embedded ottenuta a Teggiano nel 2015 e il premio nazionale di giornalismo Centro Studi Tegea 2013. L’ultima pubblicazione di Peluso, dal titolo “Di la dal fiume – Il Mio Afghanistan”, è un libro di genere narrativo-fotografico molto interessante in cui l’autore, attraverso la sua esperienza personale e professionale come giornalista embedded, narra ed illustra in modo preciso e dettagliato le vicende che riguardano ad ampio raggio l’Afghanistan e tutte le problematiche in generale che attanagliano la società afghana raccontate attraverso oltre cento foto che ritraggono volti, espressioni, attimi di vita e sensazioni di un popolo martoriato da decenni di guerre ed instabilità a livello politico-governativo che hanno segnato la vita della popolazione afghana ormai stremata dalle tante ingiustizie e sofferenze che in modo chiaro ed inequivocabile, hanno impedito all’Afghanistan uno sviluppo ed una crescita sotto tutti i punti di vista in modo particolare economico, sociale, culturale e dell’emancipazione femminile vista la situazione difficile che vive la donna nel tessuto sociale afghano. Un dibattito molto interessante e con una buona partecipazione di pubblico in cui, oltre all’autore che in modo lineare e dettagliato ha spiegato il contenuto del suo libro e con esso le difficoltà che affliggono il popolo afgano, sono intervenuti nel ruolo di relatori il presidente della locale associazione culturale Santa Maria di Rivonigro dott. Michele Melchionda ed il consigliere comunale nonché capogruppo di maggioranza in consiglio comunale Donatello Pinto che, con grande competenza, hanno espresso il loro punto di vista personale rendendo il dibattito interessante e dagli alti contenuti culturali. Ennesimo evento culturale ben riuscito che dimostra la grande importanza e l’esponenziale crescita del progetto “Coltiviamo Culture” ideato nel luglio scorso dell’associazione culturale Santa Maria di Rivonigro e che, grazie alle grandi capacità organizzative del presidente Melchionda e dei suoi validi collaboratori, sta’ dando un notevole impulso alla crescita dell’intero movimento culturale locale.
Francesco Preziuso