Si è svolta nei giorni scorsi a Matera, nella Piazzetta Ludovico Quaroni del Borgo La Martella, in occasione del festival “Nessuno Resti Fuori” organizzato da IAC Centro Arti Integrate, la presentazione del libro “Aware – La nave degli incanti. Progettare e realizzare idee e sogni d’arte collettiva oggi”, la prima in presenza dalla sua uscita a dicembre 2020 per Editoria&Spettacolo nella collana Visioni. All’incontro sono intervenuti Carlotta Vitale e Mimmo Conte di Gommalacca Teatro, il critico teatrale Vincenzo Sardelli e il drammaturgo Riccardo Spagnulo, tra gli autori della pubblicazione, e l’organizzatrice teatrale Clarissa Veronico. L’incontro è stato preceduto dallo spettacolo della compagnia Gommalacca Teatro dal titolo “Il diario di Sofia”, una nuova produzione nata dalle storie e dai personaggi di Aware.

Il volume, a cura di Renzo Francabandera, Elena Lamberti e Carlotta Vitale, raccoglie le testimonianze originate dal progetto di arte partecipata “Aware – La nave degli incanti”, ideato dalla compagnia Gommalacca Teatro e co-prodotto con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, in occasione dell’anno della Capitale Europea della Cultura. Con “Aware” Gommalacca Teatro si è misurata con l’ideazione – in co-creazione con oltre 400 tra cittadini, ricercatori, artisti e tecnici – di un’opera d’arte su ruote a forma di nave, protagonista e scenario di uno spettacolo itinerante in cinque episodi lungo la Strada Statale Basentana, attraversato i paesaggi, le comunità e le storie della Basilicata. Partendo da quella esperienza, il libro si propone come un manuale per la gestione di percorsi artistici in co-progettazione con la comunità.

Carlotta Vitale e Mimmo Conte hanno voluto sottolineare la scelta de La Martella come luogo di ripartenza di Aware in forma di libro e non solo: «Il viaggio riprende da dove si era concluso nell’estate del 2019, quando era approdato nella stazione ferroviaria fantasma La Martella: un non luogo esattamente come la Nave degli Incanti.» Hanno poi raccontato la complicata, ma arricchente esperienza di Matera 2019: «Per noi è stata l’occasione per tradurre in un lavoro unico dieci anni di Gommalacca a contatto con la comunità. Il valore più potente che abbiamo trovato grazie ad Aware sono le persone. Questo libro è stato pensato come uno strumento che potesse raccogliere la struttura metodologica di quel progetto.»

Il drammaturgo dello spettacolo, Riccardo Spagnulo, ha ricordato il lavoro di co-creazione con le comunità dei paesi attraversati dalla Nave: «Aware è stato una follia per dimensioni, numero di persone coinvolte, luoghi attraversati, temi e miti affrontati: mi sono sentito come in un parco giochi. Quello che ho voluto fare è stato cercare di portare le esperienze umane su un piano superiore, attraverso una storia tra mito e fiaba. Abbiamo coinvolto le persone nella scrittura e nell’immaginazione di questa storia, affrontando un percorso quasi ludico.»

Il critico teatrale Vincenzo Sardelli ha sottolineato i meriti del progetto Aware: «Avete creato un tessuto connettivo con tutta la comunità e un collegamento tra due città in profonda competizione tra loro. Anche il paesaggio della Basilicata è stato un elemento dialettico, insieme alle persone di tre generazioni. Aware esprime lo sguardo di una bambina proiettato verso il futuro.»

Clarissa Veronico, infine, si è soffermata sull’assenza della politica come spinta a reagire: «Questo progetto è probabilmente il frutto della mancanza di visioni politiche, che si è espressa nella vostra fame di fare e ha dato vita ad un’esperienza lavorativa straordinaria in termini di management.»

Di BasNews

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