I dati della produzione nei primi sei mesi del 2023 sono in miglioramento rispetto al 2022, confermando l’inversione di tendenza già riscontrata nel 1° trimestre. Si rileva infatti un dato positivo +15,3% rispetto al 2022. Nello specifico nel I° semestre del 2023 sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 405.870 unità contro le 351.890 del 2022. La produzione di autovetture segna un +16,9%, pari a 291.110 e quello relativo ai veicoli commerciali segna un aumento del 11,5%, in termini di volumi pari ad un incremento di +11.860 veicoli commerciali in più, invertendo il dato negativo del 1°trimestre di circa 6.000 veicoli in meno. La situazione sta migliorando in particolare per una riduzione degli stop produttivi per la mancanza di materiali.
Rispetto ai dati di produzione riferiti al periodo pre-covid e quindi al 2019, mentre per le auto si riscontra un sostanziale avvicinamento (-5%) sono le produzioni dei veicoli commerciali (-23%) a trascinare in negativo la produzione complessiva. Lo stop produttivo di circa 35 turni per mancanza di materiali ha impattato negativamente sulle produzioni dello stabilimento di Sevel. La situazione sta migliorando sul lato produttivo. In particolare sono in forte riduzione i problemi derivanti dalla mancanza di materiali che hanno caratterizzato i precedenti due anni e le nuove produzioni a pieno regime potrebbero portare le produzioni al periodo pre-covid, intorno alle 800.000 unità.
- Situazione impianto di Melfi
Il dato produttivo sul primo semestre è positivo e in leggera crescita +18,4% rispetto all’anno precedente. Se lo rapportiamo al 2019 la perdita è invece di circa 42.000 auto (-27%), la flessione più pesante negli stabilimenti dell’auto. Delle 110.820 auto prodotte il 24% è rappresentato da 500x, il 45% sono Jeep Renegade e il 31% Jeep Compass. La situazione dello stabilimento nel corso del 2023 è in miglioramento rispetto ad un minor impatto generato dagli stop produttivi per mancanza di materiale, che nel corso del 2022 sono stati complessivamente di 297 turni (pari a 104 giorni produttivi). Infatti nel primo semestre gli stop produttivi sono stati complessivamente 32. Le ripercussioni negative in termini occupazionali si sono affrontate con vari strumenti, incentivazioni all’uscita su base esclusivamente volontaria (nell’ultimo anno periodo ha coinvolto quasi 1.300 lavoratori portando l’occupazione sotto quota 6 mila), trasferte infra-gruppo e la stipula di un nuovo Contratto di Solidarietà in scadenza nel prossimo mese di agosto.
La seconda metà del 2023, sarà caratterizzato da tutta la fase necessaria per accompagnare la transizione dello stabilimento di Melfi verso la produzione dei quattro nuovi modelli multibrand completamente elettrici, sulla piattaforma Bev STLA Medium, confermati nel piano Stellantis a partire dal 2024 e il loro intreccio con le attuali produzioni.
Aspettiamo a giorni un incontro per individuare una soluzione per il periodo scoperto da ammortizzatori sociali, ma soprattutto sarà fondamentale verificare la tempistica di attuazione delle produzioni al fine di tutelare al massimo l’occupazione. Riteniamo che oltre ai quattro modelli già previsti che dovrebbero riguardare brand attualmente non in produzione a Melfi, debba essere garantita dal gruppo Stellantis un ulteriore quinto modello con il brand Jeep. Questo garantirebbe una maggiore sicurezza sui volumi produttivi dello stabilimento nelle salite produttive dei nuovi modelli, che visto l’andamento del mercato europeo, sui modelli elettrici desta ancora qualche preoccupazione.
È indispensabile poi agire a livello istituzionale, sia ministeriale che regionale, per la affrontare con tutte le garanzie legate alle problematiche collegate all’indotto. La settimana scorsa nell’incontro con il gruppo Marelli abbiamo riscontrato positivamente le nuove assegnazioni di Stellantis sulle forniture dei nuovi modelli. Ci aspettiamo che questo avvenga per tutto il comprensorio, oggi in forte difficoltà rispetto alle prospettive future. Anche il recente accordo di programma deve servire per attrarre altri nuovi investimenti che devono gravitare sull’area melfitana.
- Dichiarazione del segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista
«Bisogna superare l’attuale fase d incertezza e attuare il programma di rilancio dello stabilimento Stellantis di Melfi con la messa in produzione dei quattro modelli previsti dal piano industriale. I volumi produttivi saranno la variabile decisiva per misurare la qualità della ripartenza. Per questo, in attesa del prossimo incontro che sarà il momento per entrare nel merito delle questioni sul tappeto, la Fim Cisl auspica una quinta vettura a marchio Jeep per rafforzare la produzione da realizzare nello stabilimento di Melfi. Se saranno confermate le voci che circolano in queste ore, l’imminente summit tra il Governo nazionale il Ceo di Stellantis Tavares potrà essere di grande importanza per ottenere informazioni concrete sul programma industriale del sito automobilistico di Melfi. I lavoratori lucani vogliono obiettivi chiari e certezza dei tempi per lasciarsi alle spalle la lunga fase di transizione». Lo ha detto il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista commentando i dati diffusi in mattinata dalla Fim nazionale sulla produzione del gruppo Stellantis in Italiana nei primi sei mesi del 2023.
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