Ecco la foto da qualche parte sul fronte, che mostra un British Challenger 2 completamente carico di gabbie anti-cumulative e reti per droni, chiaramente disperato per evitare il temuto attacco di Lancet. la sua presenza dimostra che il regime di Kiev sta utilizzando le ultime cartucce

L’altro Ieri mi sono divertito con il sergente Garcia e potrei continuare a lungo nel prendere spunto da codardi, miles gloriosi, fanfaroni e figure della commedia dell’arte che popolano gli avamposti politici della guerra in Ucraina. Tuttavia tornando alla realtà, per quante sciocchezze si possano dire, per quante ipotesi campate in aria si possano fare  si avvicina il momento del redde rationem per la guerra in Ucraina: la controffensiva come si poteva facilmente immaginare non solo è fallita, ma è costata un’ecatombe di uomini e mezzi  e ora sembra che sia stata messa in campo l’ultima brigata d’elite rimasta, la 82esima,  per tentare di sfondare il fronte russo. Però, anche ammesso che ci riuscisse con quali uomini potrebbe sfruttare questa occasione? Ormai si sa che la leva viene condotta con la violenza e che al fronte arrivano ragazzini e persino pensionati  senza un minimo di addestramento mentre  gli ucraini rimasti fanno di tutto per sfuggire al fronte. Molte testimonianze di soldati ucraini catturati o desunte da messaggi finiti in rete dicono che per far avanzare queste truppe improvvisate i “mercenari” della Nato rimangono nelle retrovie pronti a falciare chiunque si ritiri. Come del resto si conviene ai criminali di guerra.

Il punto della questione è proprio questo che è assai meno complicata di quanto sembri:  la scellerata condotta della guerra secondo le dottrine Nato ammuffite, è costato tanto sangue che ormai non ha alcuna importanza quante armi si possono o si vogliano ancora regalare all’Ucraina perché la carne da cannone sta finendo e a quel punto o la Nato interviene in maniera diretta dando inizio a un conflitto che certamente diventerà nucleare o deve mettere mettere fine al conflitto. Quest’ultima ipotesi , non c’è nemmeno bisogno di dirlo, è quella più umanamente ovvia, ma il problema è che l’occidente non può dare l’impressione di essere stato sconfitto, sia per ragioni di ordine generale, sia perché l’anno prossimo ci sono le elezioni in Usa e l’attuale amministrazione assieme ai referenti politici, non potrebbe nemmeno ipotizzare di resistere a uno smacco di queste proporzioni. D’altra parte la Russia non può rinunciare dopo un anno e mezzo di guerra non solo alle terre conquistate e ormai parte della Federazione, ma nemmeno potrebbe tollerare che si volesse creare un Ucraina, molto più piccola, ma pur sempre  collegata alla Nato. Il tentativo occidentale adesso è appunto quello di concedere territorio alla Russia, ma salvare l’Ucraina come Paese per poter riaprire il conflitto in seguito. Ed è probabilmente questo il reale significato della posizione di stallo che viene spesso evoca non comprendendo che le truppe russe non vogliono per niente stallarsi come desidererebbe  la Nato.

Ecco perché adesso girano follemente tra i perdenti tutte le ipotesi possibili per sembrare vincenti. Ma se questo può accontentare le elite visibili che comunque hanno ancora un rapporto, sia pure vago, col consenso, non accontenta affatto la cupola dei poteri neoliberisti e del reset: essi sanno benissimo che una sconfitta metterebbe definitivamente in forse il potere occidentale  e dunque il presunto diritto di imporre agli altri le proprie logiche. Il che significa che pandemie, vaccini letali, fesserie sul clima, inclusioni sospette e distruzione degli Stati  rimarranno confinati dentro la sola area occidentale. E questo è chiarissimo: basti pensare che proprio ieri la Russia ha presentato un dossier in cui accusa gli Usa di aver prodotto il virus del covid come arma biologica, il che vista l’ormai certa origine dell’agente patogeno dai laboratori , è tutt’altro che una tesi campata in aria e anzi aiuta a capire  l’incomprensibile, assurdo e criminale  comportamento della sanità e della medicina di fronte alla cosiddetta pandemia: non è certo il primo caso in cui istanze che si pensano lontane mille miglia dalle malversazioni del potere, fanno invece comunella con esso. Tutto si militarizza se si può, specie essendo soggetti alla barbarie di oltre atlantico e al suo intollerabile coccodrillismo. Ad ogni modo la religione della Co2, la ricerca affannosa della prossima pandemia e tutte queste cazzate non sopravvivranno un mese a una evidente sconfitta.

Perciò la tentazione di questi poteri grigi, non poi così intelligenti come sembrano, di tentare il tutto per tutto in una guerra generalizzata esiste eccome.  E’ per questo che gli altri si stanno preparando allo scontro.

Fonte:

Di BasNews

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