Dopo l’Olio Lucano IGP, è tempo di fare di più.
“Complimenti alle eccellenze e agli olii premiati a Garaguso anche per questa edizione. L’olio extravergine di oliva lucano con riconoscimento Igp per la Basilicata, è un percorso che ha rappresentato il giusto riconoscimento al comparto regionale che ora deve trovare sempre più spazio in termini di azioni di valorizzazione della cultura olivicola della nostra terra. Ci sono 2600 ettari di territorio destinato a uliveti, oltre 140 frantoi e ben 23 comuni città dell’olio. Spiace rilevare che un comparto così importante continua ad essere abbandonato, senza Assessore al ramo da quasi 5 mesi, spiace che il Presidente Bardi sia stato ancora una volta assente a una prestigiosa manifestazione regionale, delegando uno tra i suoi ex assessori all’Agricoltura, il vice Presidente da tempo passato alla delega sulla sanità.
Ora pero bisogna fare di più. La Carta degli oli lucani, ad esempio, è un obiettivo che con la crescita della qualità delle produzioni lucane in corso da almeno un decennio, è diventato irrinunciabile. Dopo 4 anni dalla proposta della stessa, è diventato un ritardo inaccettabile e da colmare, auspico, quanto prima. A totale vantaggio del mangiare sano e mangiare lucano, poi tramutato in compra lucano: produttori e consumatori, ristoratori, turismo potremmo tutti beneficiare di una idea tanto semplice quanto potente quale la carta degli oli lucani.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe.
“Al Premio Regionale Olivarum, arrivato alla 19esima edizione, va il merito di aver messo in competizione tutti gli oli di qualità della nostra Basilicata che hanno voluto partecipare al concorso. Un riconoscimento che, dopo una fase di stop, era stato da noi ripristinato nel 2016. Ringrazio i funzionari del Dipartimento per il lavoro fatto per questa edizione.
Sono sempre stato convinto, oltre che personalmente impegnato sulle questioni collegate all’agricoltura lucana, che il premio debba continuare a crescere e assumere magari una rilevanza nazionale e internazionale, dando più spazio al racconto delle storie dei nostri agricoltori e produttori, frantoiani, unici veri protagonisti spesso poco valorizzati.
Accogliamo con piacere l’entrata di un altro comune e della Regione Basilicata nell’associazione nazionale Città dell’Olio oggi guidata dal nostro lucano Michele Sonnessa, con grande dinamismo e competenza. Un presidente nazionale lucano che sta molto puntando sul turismo come settore nel quale essere protagonisti grazie al giusto mix di un territorio che vede un totale connubio con il settore olivicolo in relazione al paesaggio rurale.
Non bastano i sostegni nazionali e le misure del PSR di prossima emanazione se non sono accompagnate da un percorso sempre più importante di formazione, informazione e promozione. Questo deve avvenire nei luoghi del consumo dell’olio extravergine che sono quelli della piccola e grande ristorazione e del canale Horeca di distribuzione dei prodotti alimentari.
Pertanto sarebbe anche arrivato il momento giusto per avere un legge regionale sul turismo dell’olio in Basilicata in linea con quella nazionale: è fondamentale per valorizzare le peculiarità della nostra terra e del suo straordinario olio. Dopo 19 edizioni di Premio Olivarum, crescente è la qualità degli oli in competizione. Creare ora le opportunità di sviluppo e promozione per le imprese vincitrici oltre che per l’IGP è solamente doveroso per la Regione Basilicata.”