È di questi giorni la notizia che riguarda gli ingenti investimenti, pari a 8,5 miliardi di euro, per la tratta ferroviaria adriatica. Una dorsale strategica per il paese, destinata a porre fine ad un divario che si è acuito nel corso degli anni, se si pensa all’alta velocità che ha interessato il versante opposto, vale a dire quello che collega Salerno, Napoli, Roma per poi interessare il Nord Italia. Le notizie che riguardano il potenziamento della tratta Lecce-Bologna, diffuse direttamente dal ministero delle Infrastrutture, sono confortanti fino ad un certo punto. Dati alla mano, il considerevole investimento di quasi nove miliardi di euro consentirà di abbreviare i tempi di percorrenza di circa 63 minuti e collegare il capoluogo salentino a quello emiliano in poco meno di sei ore. Ricadute positive devono esserci necessariamente per la Basilicata, che ha la necessità di essere collegata ai nodi dell’alta velocità e di uscire dalla palude dell’isolamento, cogliendo le nuove opportunità che si vedono all’orizzonte. Senza mai tralasciare la posizione geografica della Basilicata, che deve sfruttare e mai subire le scelte si stanno facendo nelle regioni confinanti.
A mio avviso, ingenti risorse, come quelle previste per la tratta ferroviaria adriatica, dovranno essere messe a disposizione pure per le strade, considerata l’ultra-decennale questione della mancanza di collegamenti e la presenza di strade abbandonate a loro stesse, con conseguenze in termini di sviluppo socio-economico, per le aree interne – e non solo quelle – della Basilicata.
Ecco perché continuerò a chiedere il potenziamento della rete stradale lucana, sperando che le risposte siano fornite con solerzia ed attenzione da parte dei soggetti preposti. Chiederò a tutti i parlamentari che verranno eletti in Basilicata, di mettere al centro delle loro attività e priorità questo tema e di impegnarsi per far giungere adeguate risorse alle nostre aspettative ed esigenze per tanto tempo trascurate.
Vedere città come Matera, che da anni insegue il sogno di collegamenti più efficienti, o Venosa, di fatto, completamente isolata per il crollo di una parte della Strada provinciale Oraziana deve essere solo un ricordo.
Occorre invertire la tendenza, perché i lucani per troppi anni sono stati umiliati e mortificati.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle