I Carabinieri della Compagnia Matera, nell’ambito di mirati servizi rivolti al contrasto degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 25enne di Pomarico, già noto alle forze dell’ordine, indagato del reato di coltivazione illegale di sostanze stupefacenti, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
In particolare, i militari della Stazione Carabinieri di Pomarico, all’esito di specifiche indagini supportate da un attento controllo delle zone rurali del paese, hanno individuato una coltivazione di oltre 50 piante di cannabis, molte delle quali già alte più di 2 metri, abilmente occultata tra la fitta e spontanea vegetazione di un terreno impervio ed incolto situato in una località isolata delle colline pomaricane. La piantagione, estesa su un’area di circa 50 mq, è apparsa organizzata e gestita in modo ottimale, con un sofisticato sistema d’irrigazione attuato con l’ausilio di cisterne, con l’impiego di specifici concimi e con una scrupolosa potatura degli arbusti circostanti al fine di garantire alle piante un’abbondante esposizione ai raggi del sole per una crescita rigogliosa.
Considerato che al momento del rinvenimento della piantagione non è stata notata la presenza di alcuna persona, i Carabinieri hanno immediatamente avviato un servizio d’osservazione finalizzato ad accertare chi ne fosse l’utilizzatore. Dopo un lungo appostamento, protratto anche in ore notturne, i militari hanno notato un giovane del posto, il quale, dopo essersi fatto spazio tra la vegetazione, ha iniziato a raccogliere – utilizzando delle cesoie – le infiorescenze mature dalle piante di cannabis. L’uomo, pertanto, è stato subito bloccato dai militari e tratto in arresto.
Le piante di cannabis, del peso complessivo di circa 18 chilogrammi, unitamente a tutto il materiale utilizzato per la coltivazione, sono state sottoposte a sequestro.
Il giovane pomaricano pertanto, espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa della sua comparizione davanti al G.I.P. competente per il giudizio di convalida dell’arresto.