Sono state approvate le graduatorie dei progetti ammessi a finanziamento su due Avvisi Pubblici regionali per sostenere l’innovazione e la ricerca industriale: l’Avviso “Pubblico per il sostegno alla creazione e sviluppo dei cluster tecnologici e alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo” (Avviso Cluster) e l’Avviso Pubblico “Progetti Complessi di Ricerca e Sviluppo” (Avviso CORES).
Sono 12 i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale candidati sull’Avviso Cluster nelle traiettorie delle cinque aree della strategia regionale di specializzazione intelligente S3 (automotive, aerospazio, bioeconomia, energia e industria culturale e creativa) e 5 i progetti complessi di ricerca candidati per l’area “Energia” della S3 sull’Avviso Cores.
I progetti candidati sono stati valutati da due Commissioni di valutazione tra ottobre 2020 e febbraio 2021 e 10 sono i progetti selezionati per un investimento complessivo di circa 27 milioni di euro ed un contributo pubblico di circa 18 milioni di euro a valere sull’Asse 1 – “Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione” del POR FESR e del POC Basilicata 2014/2020.
I progetti finanziati ai partenariati costituiti coinvolgeranno 77 piccole e medie imprese, 3 grandi imprese, l’Università di Basilicata e gli enti di ricerca operanti sul territorio (Istituti del CNR, ENEA, ALSIA, CREA e Consorzio Train). I progetti saranno sviluppati tutti sul territorio regionale ove si svolgeranno le analisi, le attività di ricerca e sperimentazione fondate sulla stretta collaborazione di esperti, tecnici, ricercatori e mondo imprenditoriale.
Nel settore della “Industria culturale e creativa” è stato selezionato il progetto “Basilicata Heritage Smart Lab”, candidato dalla capofila CNR, che ha l’obiettivo di promuovere la Basilicata come laboratorio di riferimento nazionale e internazionale in materia di innovazione e sperimentazione delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali. Si tratta di un progetto di filiera che vedrà la collaborazione tra gli organismi di ricerca operanti in materia di beni culturali (CNR ed ENEA), l’Università della Basilicata e oltre 40 imprese aderenti al cluster “Basilicata Creativa”.
Per l’area di specializzazione “Aerospazio” è stato selezionato il progetto ODESSA (On DEmand Services for Smart Agriculture) proposto dal Consorzio per l’Ambiente e l’Innovazione Tecnologica (CREATEC) in qualità di capofila di un partenariato composto da 15 PMI , Università della Basilicata e CNR,. Il progetto si propone lo studio, la progettazione e la prototipazione di una piattaforma ICT che eroghi servizi innovativi applicati all’agricoltura partendo da dati di remote sensing (sia da piattaforme satellitari che aeree) integrati con i dati di prossimità acquisiti in situ e basati sulla tecnologia IoT (Internet of Things).
Nel settore dell’Automotive è stato selezionato il progetto MOBAS 4.0 (Mobilità sOstenibile in BASilicata 4.0) candidato dalla società cooperativa per azioni COM che, attraverso un’azione sinergica tra imprese, Università della Basilicata, ENEA e Consorzio TRAIN, , intende sviluppare nuove soluzioni tecnologiche che potranno essere adottate dalle imprese aderenti al “Cluster regionale Automotive e Fabbrica Intelligente” volte a migliorare i servizi della mobilità sostenibile pubblica e privata.
Nell’area di specializzazione “Bioeconomia” sono stati selezionati due progetti. Il progetto SPIA (Valorizzazione dei sottoprodotti della filiera agroalimentare) proposto da Industrie Olearie Lucane (INOL) , attraverso il coinvolgimento dell’Università di Basilicata, del CNR, del CREA e di cinque PMI mira alla riduzione degli scarti d produzione e alla riqualificazione degli stessi secondo un nuovo modello di economia circolare in cui gli scarti ( acque di vegetazione, vinacce, raspi e feccia, pula di farro) diventano materia prima di altre produzioni e substrato per un allevamento pilota di un insetto bioconvertitore (Hermetia illucens) .
Un secondo progetto PROTEAGRI (Tecnologie per la riduzione del gap proteico in sistemi agricoli destinati alla alimentazione umana ed animale), candidato dalla Società Cooperativa Agricola “La Generale” capofila di un partenariato composto da tre PMI, Università di Basilicata, ALSIA, ENEA e CNR, ha come obiettivo la creazione e diffusione di innovazioni per l’aumento del contenuto proteico ed il miglioramento della qualità delle proteine nella cerealicoltura e nella foraggicoltura.
Nell’area di specializzazione “Energia” sono stati selezionati 5 progetti di ricerca e sviluppo. Tre quelli sull’Avviso Cluster.
Il progetto RE2BIOMET (Renewable Energy to BIOMEThane. Sviluppo ed efficientamento di un sistema innovativo per la conversione in biometano degli eccessi di energia rinnovabile), proposto dalla capofila “Spring Bioenergy” Società Agricola a r.l. in partenariato con l’Università di Basilicata, l’ENEA e quattro PMI del settore, ha l’obiettivo di realizzare un prototipo innovativo capace di trasformare l’energia elettrica in eccesso prodotta da fonti rinnovabili non programmabili (fotovoltaico, eolico) in combustibile (biometano) da immettere nella rete di distribuzione del gas naturale, ovvero da utilizzare nell’autotrazione.
Il progetto ZEN4NPC (Zero Energy Network for New Production Concept), candidato da Ecorgy S.r.l.. in partenariato con l’Università di Basilicata, CNR, ALSIA e due imprese, verte sulla gestione intelligente dell’energia nei sistemi di produzione industriale all’interno di aree destinate ad insediamenti produttivi o in parchi tecnologici ed aree di ricerca e sviluppo industriale.
Il progetto SIMAE (Sistema integrato di monitoraggio e analisi energetica di utenze elettriche industriali), proposto dalla capofila “Eldaifp Onlus” in partenariato con Università della Basilicata, CNR e tre PMI, intende attivare azioni volte a sperimentare e favorire presso 15 aziende lucane la risoluzione di problematiche connesse ai flussi energetici a servizio dei rispettivi impianti industriali.
Sono due i progetti complessi selezionati sempre nell’area “Energia” sull’Avviso Cores.
Il progetto IBIS ECO (IoT-based Building Information System for Energy Efficiency & Comfort), candidato da Scai Lab Srl in partenariato con una grande impresa, tre PMI, CNR e Università di Basilicata persegue l’obiettivo di contribuire alla riqualificazione e decarbonizzazione di complessi residenziali e di edifici della Pubblica Amministrazione esistenti sul territorio regionale con un approccio data-driven capace di migliorare l’efficienza energetica e il comfort complessivo attraverso l’integrazione di tecnologie (KET, IoT, data analytics) e metodologie avanzate di gestione dell’edificio e dei suoi impianti.
Il progetto EMERA (Efficientamento di Micro reti Energetiche alimentate da sole fonti Rinnovabili per l’Autonomia e l’indipendenza delle zone rurali dal sistema centrali), candidato da C.M.D. Costruzioni Motori Diesel S.P.A. in partenariato con Enea, CNR e tre PMI, è incentrato sullo sviluppo tecnologico di piattaforme ibride integrate di generazione e accumulo di energia elettrica in grado di favorire la diffusione della produzione decentrata e customizzata, in alimentazione da sole fonti rinnovabili.

“I progetti finanziati – ha affermato l’Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo – confermano l’intenzione espressa dalla Regione a luglio 2020 di salvaguardare gli interventi in materia di ricerca ed innovazione a valere sia sulle risorse del POR FESR che del POC Basilicata 2014/2020 anche nel pieno della crisi economica causata dall’emergenza COVID-19. Ci auguriamo che tali progettualità possano innescare un circolo virtuoso di rilancio dei processi interni connessi alle attività della ricerca e dello sviluppo/innovazione delle imprese e attivare una proficua collaborazione tra settore industriale e settore della ricerca per consentire alle imprese di innovarsi e di diventare maggiormente competitive. I progetti saranno oggetto di un continuo monitoraggio allo scopo di tenere traccia dei progressi ottenuti in termini di risorse impiegate, delle attività realizzate e degli effetti prodotti, soprattutto in termini di giovani ricercatori coinvolti e/o da assumere”.
“Tali progetti di ricerca – ha rammentato l’assessore Cupparo – si aggiungono ai quattro ammessi a finanziamento a dicembre 2020 dall’Ufficio Internazionalizzazione ricerca scientifica ed innovazione tecnologica del Dipartimento Politiche di Sviluppo, per il rafforzamento delle Infrastrutture di Ricerca regionali con uno stanziamento di 11 milioni di euro di contributi del POR FESR Basilicata 2014/2020”. Per l’area di specializzazione aerospazio è stato finanziato il progetto STAC-UP “Space technologies and applications centre-upgrade” proposto dall’Università della Basilicata e dal Cnr, per dotare l’infrastruttura di ricerca di apparecchiature e strumenti d’avanguardia per il monitoraggio e la prevenzione dei rischi naturali, ambientali e industriali e per la validazione e calibrazione di dati e prodotti satellitari. Nell’area di specializzazione bioeconomia è stato finanziato il progetto “Phenolab 4.0″candidato dall’Alsia e dal Cnr, per ampliare la capacità dell’infrastruttura di ricerca nel Centro Metapontum Agrobios nel campo dello studio ad elevata efficienza del fenotipo delle piante. Nel settore dell’automotive è stato finanziato il progetto In-LINK-IT “Infrastructure for linking industry to technologies” candidato dal Cnr con l’Unibas e l’Enea, per l’innovazione tecnologica connessa a sistemi avanzati di produzione e la progettazione di componenti innovativi per l’automotive. Nel settore dell’industria culturale è stato finanziato il progetto “Infrastruttura tecnologica e di ricerca per lo studio del passato umano, la conservazione e gestione del patrimonio culturale” presentato dal Cnr e dall’Unibas per migliorare l’efficacia e la qualità delle ricerche e delle attività di supporto all’archeologia.
“Prevediamo che si ultimerà a breve – ha concluso l’Assessore Cupparo – l’iter di valutazione del progetto candidato dall’IRCCS CROB di Rionero nell’ambito dell’Avviso pubblico approvato dalla Giunta a novembre 2020 per il potenziamento dell’infrastruttura di ricerca del nostro Centro oncologico di eccellenza” grazie allo stanziamento di 10 milioni di euro di risorse de POC Basilicata 2014-2020 per sostenere le attività di ricerca, clinica e traslazionale, nel campo biomedico”.

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