Apprendiamo con piacere del finanziamento di 16 milioni di euro a 29 comuni lucani derivanti dal PNRR, ma serve un attento controllo sugli interventi che verranno realizzati» in quanto «il settore della raccolta rifiuti per troppi anni è stato gestito senza una visione di futuro e con nessuna progettualità, che ha portato ad avere servizi scadenti e un costo di smaltimento esorbitante per le nostre comunità». È quanto dichiara il segretario generale della Fit Cisl Basilicata Sebastiano Colucci. «La meccanizzazione dei servizi sicuramente guarda al progresso, ma dobbiamo ricordarci che i nostri 131 Comuni hanno una morfologia particolare che non incentiva la raccolta meccanizzata e porta a porta, motivo per il quale i nostri lavoratori sono soggetti ad un forte carico di lavoro, e la meccanizzazione della raccolta deve servire anche a migliorare la qualità della vita degli operatori ecologici e non solo a far velocizzare la raccolta».
Secondo Colucci «la Basilicata ha bisogno di impianti pubblici per lo stoccaggio, il compostaggio ed il trattamento integrale dei rifiuti, ma questi impianti devono essere dislocati in maniera omogenea su tutto il territorio lucano, prevedendo degli hub specifici sia nei due capoluoghi di Provincia ma anche nella zona Nord e Sud, cosi da bloccare il trasferimento dei nostri rifiuti fuori regione, che logora il tessuto economico del settore».
«Crediamo sia necessario e non più differibile approvare l’ambito unico per la gestione dei rifiuti in Basilicata, e speriamo che l’Egrib, l’ente regionale competente in materia di rifiuti, e l’assessorato all’Ambiente convochino una riunione specifica, perché solamente con il contributo di tutti si potrà arrivare ad un sistema funzionale e funzionante», conclude il segretario della Fit Cisl lucana.
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