“Questi primi mesi del 2022, anche per la Basilicata, sono fondamentali per lo sviluppo delle modalità digitali di assistenza domiciliare, in quanto la telemedicina cambierà radicalmente l’approccio a questo ambito, grazie soprattutto alle risorse economiche derivanti dal Pnrr. E lo farà attraverso l’allargamento della base dei pazienti, la riduzione degli accessi impropri in pronto soccorso e la modifica della storia naturale delle patologie in teleassistenza, in quanto il monitoraggio dei bioparametri permetterà interventi di rimodulazione terapeutica in fase presintomatica”.

È quanto ha dichiarato, dopo aver portato i saluti dell’assessore regionale alla Salute Francesco Fanelli, il direttore generale dell’Asp Giampaolo Stopazzolo, componente del gruppo di lavoro interdisciplinare messo in piedi da Agenas per la definizione delle linee guida della Piattaforma nazionale e dei relativi servizi di telemedicina, intervenendo oggi pomeriggio al convegno “L’agenda digitale del wound care e… non solo! Il cratere malato, oggi” organizzato all’Hotel del Campo di Matera.

Per Stopazzolo, dopo una opportuna rimodulazione organizzativa, la Basilicata sarà pronta per cogliere la sfida della telemedicina, rafforzando la medicina territoriale. “Nella sanità lucana, da qui al 2026, per queste finalità verranno investiti 52 milioni di euro. Il ministero della Salute, proprio in questi giorni, ha predisposto tre decreti importanti che verranno discussi in conferenza Stato-Regioni. Con il decreto 71 – ha detto – si andranno a ridefinire modelli e standard per l’assistenza territoriale del Servizio sanitario nazionale, attraverso l’istituzione di Case di Comunità, per le quali in Basilicata è previsto uno stanziamento di 25 milioni di euro, della Centrale operativa territoriale (1 milione di euro) e degli Ospedali di Comunità (11 milioni di euro). L’altro decreto – ha aggiunto il direttore generale dell’Asp – riguarda l’adozione delle linee guida sul fascicolo sanitario elettronico, con il potenziamento delle infrastrutture digitali (4,1 milioni di euro) e delle competenze nel settore digitale (3,5 milioni di euro). Infine, il provvedimento che riguarda l’approvazione delle linee guida contenenti il modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare, che dovrebbe garantire alla Basilicata un finanziamento di 8,2 milioni di euro”.

Stopazzolo ha parlato inoltre dell’assistenza digitale territoriale, che si baserà sulla Piattaforma nazionale di validazione e sui servizi di telemedicina quali la televisita, il teleconsulto, il telecontrollo, la teleassistenza e il telemonitoraggio dei pazienti con patologie croniche. Per questa ultima modalità di assistenza a distanza, il manager dell’Asp ha condiviso con i presenti l’esperienza di successo relativa allo scompenso cardiaco cronico in corso da tre anni nell’Azienda ULSS 8 Berica-Veneto.

Di BasNews

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la facilità d'uso. Se utilizzi il sito accetti l'utilizzo dei cookie.