Parigi brucia, ma questo non basta ad affondare Macron e il suo governo, non basta a fermare la riforma delle pensioni che a questo punto passerà senza neanche il voto dell’Assemblea nazionale grazie alla possibilità per l’esecutivo di presentare i disegni di legge che vuole senza alcun bisogno di voto parlamentare: uno scellerato articolo della Costituzione dice che in questi casi solo una mozione di sfiducia nel governo può fermare questi provvedimento. E il voto di sfiducia non c’è stato o meglio la maggioranza è con Macron. . Francamente ho qualche difficoltà a dolermi di questo fallimento totale della democrazia francese: chi vota un valletto dei Rothschild, il cui programma non è altro che quello delle banche d’affari, cioè fascismo finanziario, per evitare un propagandato “pericolo fascista” degli avversari ha ciò che merita. Magari qualcuno può anche pensare che è proprio la costituzione ad avere qualcosa di poco chiaro visto che il voto parlamentare può essere evitato ricorrendo a una sorta di meccanismo plebiscitario di triste memoria sia pure all’interno dell’ assembla nazionale. Certo noi sappiamo fare molto meglio: perché della Costituzione semplicemente ce ne freghiamo come avviene da tre anni a questa parte,, anzi da 70 a questa parte, ma comunque sia dovrebbe essere ormai abbastanza chiaro che una volta insediatosi un governo globalista non è più possibile toglierselo dai piedi se non attraverso una sollevazione e una rivolta generale della popolazione. L’enorme pressione dei media a senso unico che trasformano la realtà, manipolano i dati e propongono prospettive illusorie senza praticamente contradditorio , la potenza dei soldi che arriva a corrompere oppure a ricattare chiunque, le promesse di posti e prebende sono troppo forti perché le fragili democrazie parlamentari possano resistere: qualcuno alla fine cederà e salverà il regime.
Quindi non basta affatto scendere in piazza, manifestare anche in modo duro: occorre una vera e propria rivoluzione, una guerra contro i poteri abusivi che abusano delle persone, bisognerebbe che milioni di cittadini fossero in grado di incrociare le braccia a tempo indeterminato fino a che un governo o un presidente non se ne vanno. Occorre avere la forza di affrontare una lotta durissima senza abbassare la testa, in un tempo in cui tenere la testa bassa è la postura più naturale. Occorrono nuove costituenti che forti dell’esperienza fatta in questi anni rendano molto più arduo la possibilità di manipolare a proprio vantaggio e le leggi fondamentali, occorre soprattutto che nessuno possa diventare così ricco da creare la tirannia diffusa che oggi sperimentiamo. Insomma bisogna prendere coscienza che neo liberismo e democrazia sono alla lunga del tutto incompatibili. siccome tutto questo è completamente al di fuori delle possibilità di ideazione politica della maggior parte delle persone e la libertà è interpretata nel modo più banale possibile, chi ha torto marcio continuerà ad avere ragione. La liberazione arriverà dal crollo del sistema.
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