Segnali positivi dal presidente Bardi e dalla sua Giunta sulla forestazione e sulla sanità. Intanto, fumata bianca dai sindaci del territorio del Vulture: sono stati individuati cinque nomi alla presidenza del Parco, tre sindaci (Cristofaro sindaco di Rapolla, Murano sindaco di Barile, Sperduto sindaco di San Fele e due esperti (il dott. Paolo Appiano di Rionero e la dott.ssa Maria Antonietta Tudisco di Melfi). Questi nomi vengono inviati alla presidenza del Consiglio Regionale perché, come previsto dalla Legge 20.11.2017 n. 28, ne scelga uno per la presidenza. La Legge recita anche che “Il Presidente e i componenti del Consiglio direttivo devono essere in possesso dei requisiti di comprovata esperienza in materia amministrativa e di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico ed ambientale”. Ora la Regione dovrà avviare tutte le procedure per il buon funzionamento del Parco.
I segnali positivi che noi raccogliamo e segnaliamo.
Sanità. Il presidente Bardi ha già detto che vorrà favorire la medicina territoriale, e questo sarà possibile se un nuovo piano sanitario regionale venga scritto e definito e sostituisca quello attuale, vecchio di oltre 20 anni, presidenza Bubbico. La sanità va reimpostata sulla base delle nostre comunità locali. Il sistema di Potenza città-regione non regge più, la popolazione è invecchiata, la forza-lavoro è ridotta, la medicina andrà nelle abitazioni. La sanità si reggerà su due gambe: una sanità ospedaliera, una sanità territoriale. Stiamo lavorando con i nostri esperti, coordinati dal dott. Gigi De Trana, già primario anestesista del San Carlo, su una proposta organica e complessiva. Speriamo di poter concludere il nostro lavoro in questo mese di maggio. Ci stiamo lavorando.
Forestazione. L’assessore Fanelli fa sapere che la forestazione viene avviata in anticipo (ma per noi è già in forte ritardo) e verrà operato un nuovo modello operativo per l’utilizzo delle maestranze con una maggiore dotazione di mezzi e di attrezzature. Verrà attivata a breve una falegnameria per la realizzazione di componenti e materiali per l’arredo urbano. Ma soprattutto, si comincia a ragionare e a produrre: l’attività di forestazione verrà impegnata per tutto l’anno, non ci saranno più sei mesi di lavoro e sei mesi di disoccupazione (quello scempio che più volte abbiamo denunciato), si comincerà a mettere completamente a risultato il denaro. Significa che non si parlerà più di spesa, ma di investimento. I circa 50 milioni disponibili per la forestazione in Basilicata verranno investiti per i nostri boschi, per l’arredo dei nostri comuni, per nelle zone a maggiore vocazione turistica. Sono segnali positivi della Giunta Bardi che raccogliamo con molto favore.
Pasquale Tucciariello, responsabile regionale Federazione democristiani e popolari.