Il 18 febbraio, si è riunita la Comunità del Parco del Vulture, con la partecipazione dei sindaci dei nove comuni aderenti e dei rappresentanti provinciali e regionali che ne seguono i lavori.
Sul tavolo della discussione c’è stata la candidatura di un grande e ambizioso progetto di rilancio del borgo di Monticchio Bagni e dell’intera area turistica di Monticchio e del Vulture più in generale.
Un recente bando ministeriale (“Ospitalità nei Borghi”) offre alla Basilicata l’opportunità di poter realizzare un progetto pilota di rilancio demografico ed economico-sociale, incentrato su innovazione, ricerca e turismo sostenibile. Un bando che sembra scritto apposta per le esigenze dell’area di Monticchio, che da oltre un trentennio si è alimentata di sole promesse non mantenute e che attende attenzioni e investimenti che tuttora tardano ad arrivare.
La Basilicata nel corso degli ultimi vent’anni ha fatto passi in avanti sul piano della scommessa turistica, ma tanto altro c’è da fare.
L’area del Vulture e Monticchio rappresentano un potenziale inespresso per l’intera regione.
Nel corso dell’ultimo ventennio, da quest’area, si è guardato con enorme rispetto e grande interesse all’investimento su Matera, Maratea, Metapontino, Pollino e Dolomiti Lucane.
Ora, però, è arrivato il tempo di dare al Nord della Basilicata l’opportunità di diventare l’ulteriore tassello per definire e completare davvero la vocazione turistica e ambientale dell’intera regione. L’ostacolo nel corso degli anni è sempre stata la scarsità delle risorse regionali disponibili.
Sennonché, tra qualche giorno la Giunta regionale, senza nessun onere economico per la Regione, avrà la possibilità di scegliere se dare al Vulture quantomeno la possibilità di candidarsi a intercettare le risorse ministeriali disponibili.
Prenderebbero così vita, finalmente, le numerose idee partorite dal territorio e dalla stessa Regione nel corso degli ultimi decenni e si inaugurerebbe una nuova fase per l’intera Basilicata, che vedrebbe rafforzato il proprio protagonismo nel Sud dell’Italia, intensificando la creazione di reti interregionali soprattutto con la Puglia e la Campania, per le quali il Vulture rappresenta la porta d’accesso.
Il borgo di Monticchio è un unicum nel panorama dei borghi della Basilicata, per il suo portato millenario di storia incardinata in un paesaggio costellato di sorgenti di acque minerali e termali, castagneti e colline di cereali, vigneti e riserve naturali.
Monticchio è un unicum nel panorama nazionale che va mostrato al mondo con intelligenza e convinzione.
Il progetto discusso e approvato ieri all’unanimità dai 9 sindaci del Parco del Vulture va in questa direzione e vede già il coinvolgimento di tante associazioni e operatori privati, oltre che di importanti attori istituzionali.
C’è bisogno di un diverso approccio, per assicurare un futuro migliore ai cittadini lucani. C’è un immenso patrimonio di questa regione che merita di essere valorizzato.
C’è l’intera comunità del Vulture che unitariamente reclama le giuste attenzioni e che vuole rigenerarsi e rigenerare davvero i luoghi in cui vive, portandoli a nuova vita.
L’unanime unità di intenti di tutti i comuni dell’area ne è già la dimostrazione.
E’ giunto il momento in cui la politica, anche a livello regionale, scelga di superare logiche di appartenenza e campanilismi vari, come, con questa scelta unanime e convinta, il Vulture ha già deciso di fare.
Oggi è il momento di mostrare fattivamente una reale discontinuità di approccio.
Non si sprechi ancora una volta un’occasione storica per il Vulture e per lo sviluppo della Basilicata.
La Comunità del Parco Regionale del Vulture
Donato Sperduto, Sindaco di San Fele e Presidente della Comunità del Parco
Fiorella Pompa, Sindaco di Ginestra e Vice-Presidente della Comunità del Parco
Michele Metallo, Sindaco di Ruvo del Monte
Gerardo Petruzzelli, Sindaco di Atella
Giuseppe Sarcuno, Sindaco di Ripacandida
Antonio Murano, Sindaco di Barile
Biagio Cristofaro, Sindaco di Rapolla
Giuseppe Maglione, Sindaco di Melfi
Mario Di Nitto, Sindaco di Rionero in Vulture