Si sono conclusi i primi interventi di officiosità idraulica messi in campo dall’Ufficio Risorse Idriche della Regione Basilicata. Le lavorazioni in alveo hanno riguardato sia alcuni tratti delle aste fluviali principali (Bradano, Basento, Sinni e Agri) che alcuni tratti della rete secondaria (Fiumara Piesco – Calvello, Sarmento). Lo rende noto l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, che ieri, con il dirigente generale del Dipartimento Antonio Tricomi, ha compiuto un sopralluogo in alcuni punti del fiume Basento interessati dagli interventi.
Gli interventi, rappresentati principalmente dal taglio della vegetazione presente in alveo e ostacolo al libero deflusso delle acque, movimentazione del materiale detritico alluvionale in eccesso presente in alveo e relativa sistemazione dello stesso lungo le sponde, hanno permesso la risagomatura dell’alveo e il ripristino delle sezioni idrauliche anche in corrispondenza delle stazioni di monitoraggio idrometrico ai fini dell’allertamento da parte della Protezione Civile regionale.
L’inizio delle attività di ripristino dell’officiosità idraulica è stato programmato a seguito degli eventi alluvionali verificatesi la scorsa stagione. ln particolare nelle aree segnalate, già gravate da importanti depositi di materiale vegetale ed alluvionale, si sono verificati importanti fenomeni di erosione spondale con il coinvolgimento, nei diversi casi, delle opere longitudinali presenti in alveo. Gli eventi calamitosi sono stati aggravati proprio dalla presenza di materiale vegetale infestante ed inerte in eccesso nella parte centrale dell’alveo che ha determinato, nel tempo, la deviazione dello stesso lungo gli argini. Tutto questo ha comportato il coinvolgimento delle opere idrauliche (gabbionate, briglie, ecc.) e la formazione di isolotti dovuti al trasporto di materiale nella mezzeria delle aste fluviali.
In tale contesto, la realizzazione dei lavori previsti ha permesso la sistemazione ed il ripristino dell’officiosità idraulica lungo i tratti oggetto d’intervento riducendo sensibilmente, anche se con tempi di ritorno limitati, il rischio idraulico.
“Dalla messa in sicurezza e dal ripristino della piena funzionalità dei nostri fiumi – ha affermato Latronico – dipende in gran parte l’equilibrio degli ecosistemi. Questi interventi, e gli altri, analoghi, che sono già stati programmati e che seguiranno, determineranno certamente un miglioramento del libero deflusso delle acque, con il conseguente migliore apporto di sedimenti nelle aree costiere che, come sappiamo, sono interessate da fenomeni erosivi. In questo modo, il ripristino dell’officiosità dei fiumi contribuisce in maniera importante alle politiche di tutela ambientale e di prevenzione del rischio idrogeologico”.