“I sondaggi non mi hanno mai appassionato, né da cittadino lucano né da rappresentante delle Istituzioni, poco li seguo pur consapevole che possano indicare una tendenza e offrire spunti utili di riflessione. A volte troppe sono le variabili (platea dell’indagine, tipologia delle domande, contesto ecc.) e non è, a questo punto, il gradimento del Presidente Bardi a preoccuparmi. Riflettiamo piuttosto su dove sta andando la Basilicata, che è quello che interessa tutti i lucani e le lucane.”

Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva

“Ad un basso gradimento dell’operato – prosegue Braia – può sempre corrispondere un alto livello di performance dell’istituzione, gli schemi dei sondaggi a volte si sovvertono e magari è il sistema a non essere stato compreso dai cittadini che al sondaggio hanno partecipato.  Il consenso può non essere stato ancora momentaneamente maturato ma al contempo si sta magari riformando, riorganizzando, razionalizzando, ad esempio, il sistema sanitario regionale mentre continua a prevalere lo scetticismo rispetto ai risultati dell’azione messa in campo. Magari siamo tenuti in alta considerazione a livello nazionale o internazionale perché, comunque, si stanno consolidando strategie, rapporti, definendo procedure, realizzando progetti,  tutte attività che hanno bisogno di tempo per essere percepite e apprezzate.

Purtroppo, la preoccupante, cruda e dura realtà appare essere invece quella che vede la Basilicata di Bardi e del governo di centro destra che lo sostiene, essere all’ultimo posto nel gradimento dei cittadini e delle cittadine rispetto all’operato, dopo 27 mesi, a metà mandato, perché – secondo il sondaggio – nulla di percettibile è stato messo in campo.

Non temiamo, pertanto che il Presidente Bardi continui a scendere verso il fondo  della classifica di gradimento dei Presidenti di Regione, in Italia bensì che lo faccia senza che vi sia un minimo sussulto, una reazione diretta o indiretta.  Non appare nemmeno aiutato dai suoi fidi scudieri campani e dalle forze politiche – tutte per altro eterodirette da commissari extra regionali – incapaci di sostenere, organizzare, immaginare una minima ma visibile azione politica, amministrativa magari riformista, di cui la Basilicata necessita.

Se sei ultimo della classe non puoi scendere più in basso ma solo risalire con un cambio di passo, prima che la Basilicata diventi ultima in Italia e in Europa, prima di perdere l’ultimo treno su cui tutti, invece, stanno salendo, ovvero quello più importante, del rilancio e della ripartenza dal periodo della pandemia. Forse i cittadini che hanno risposto al sondaggio hanno inconsciamente dichiarato la gestione assolutamente inadeguata dell’emergenza coronavirus, al netto del modello Basilicata che veniva sbandierato ovunque ma che non c’è mai stato.

Presidente Bardi, non è più il tempo dell’autoreferenzialità, della diffidenza, dell’esclusività e della presunzione e nemmeno quello della paralisi amministrativa, della litigiosità per la poltrona su cui far sedere il proprio amico di turno, campano o lucano che sia.

Fosse solo il sondaggio ad essere impietoso, seppure non ci crediamo ai sondaggi. Gravi e più oggettive sono le percentuali del  PIL – conclude il consigliere Braia – della disoccupazione, in particolare quella giovanile, del valore aggiunto delle produzioni, dello spopolamento. A tutto questo Bardi e il suo centro destra continuano a rispondere con una sostanziale paralisi politica e amministrativa e con la totale assenza di una qualsiasi strategia di sviluppo sociale, economica e produttiva.  la cosa grave è che la Basilicata è immobile, e questa volta il gradimento coincide inconfutabilmente con lo stato di salute della regione. Alla fine, lo specchio della realtà è questo.”

Di BasNews

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