A 88 anni, è morto oggi Donald Rumsfeld fra i feroci segretario di Stato che hanno avuto gli Usa.
Durante l’amministrazione di GErge W Bush, dopo l’11 Settembre 2001, fu l’artefie, l’architetto dell’invasione dell’Afghanistan (operazione Enduring Freedom) nell’ottobre 2001, contro i talebani che aveva rifiutato di consegnare Osama Bin Laden.
Per non parlare dell’invasione e della guerra all’Iraq nel marzo 2003, mossa con la clamorosa menzogna delle armi di distruzione di massa possedute da Saddam Hussein.
Non si dimenticano i massacri come quelli di Falluja, quando era capo del Pentagono, dove furono usate armi chimiche e il fosforo bianco contro i civili, oltre alla vergogna del maltrattamento dei prigionieri iracheni da parte di soldati statunitensi nella prigione di Abu Ghraib.
Chi ha rivelato quei crimini al mondo, attraverso WikiLeaks, ovvero Julian Assange, langue in una prigione di massima sicurezza e rischia di essere estradato proprio negli Usa dove rischia 175 di prigione per spionaggio.
Rumsfeld nonostante le migliaia di morti causate dalla sua sete di guerra e vendetta lascia questo mondo che ha contribuito a peggiorarlo, magari anche con tutti gli onori.
Ci aspettiamo, senza dubbi, i saluti e gli elogi per dargli il commiato da media e politici asserviti agli Usa.
fonte: l’antidiplomatico – https://www.lantidiplomatico.it