Il prossimo 7 luglio la Compagnia teatrale L’Albero debutta con uno spettacolo progettato per essere accessibile a pubblici ampliati che tratta il rapporto tra generazioni e tradizione
Domenica 7 luglio 2024, alle ore 21, nel Cortile dell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso, andrà in scena la prima dello spettacolo teatrale “Mio nonno, il Cucibocca” di Raffaella Giancipoli. L’evento, prodotto dal Comune di Montescaglioso con il sostegno del fondo Next Generation EU e del Ministero della Cultura, è curato dalla Compagnia Teatrale L’Albero, con la regia di Vania Cauzillo.
Lo spettacolo è stato progettato per essere accessibile a pubblici ampliati, comprese le persone con disabilità fisiche e sensoriali, grazie a percorsi accessibili a tutti e tutte e all’utilizzo di dispositivi specifici per garantire una fruizione multimodale e inclusiva. L’ingresso è gratuito previa prenotazione al numero 351 0331218, con la possibilità di indicare le proprie esigenze specifiche. Inoltre, nei giorni che precedono l’evento, il 5 e 6 luglio, si svolgerà un evento formativo focalizzato sull’accessibilità e sulla fruizione inclusiva degli eventi e dei luoghi culturali.
“Mio nonno, il Cucibocca” vedrà in scena Gino Marangi e Consuelo Agnesi, con le voci di Emilio Andrisani e Michele De Ruggieri, assistente alla regia Lucia Laterza, scene e costumi Valentino Didio, cura del movimento Anna Moscatelli, montaggio suono e musiche Mario Spada e Dario Logallo.
Il sindaco di Montescaglioso, Vincenzo Zito, dichiara: «Continua il nostro viaggio per conoscere e far conoscere il Cucibocca, una tradizione unica in tutto il Meridione e non solo. Questa volta ci imbattiamo in un Cucibocca “nonno” che, come tutti i nonni, tende a essere più buono con i propri nipotini e quindi a non spaventarli, bensì a rincuorarli e incoraggiarli. Come Amministrazione siamo molto orgogliosi di questo progetto finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero della Cultura, che prevede interventi per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei luoghi di cultura.»
L’assessora alle attività culturali, Francesca Fortunato, aggiunge: «L’accessibilità può diventare un modo per trasformare profondamente non solo la creazione artistica rivolta alle nuove generazioni, ma anche la società, la politica e la cultura. Ci auguriamo che questo progetto possa attivare nuove riflessioni e pratiche anche in altri siti di interesse culturale presenti sul nostro territorio, aprendo a possibili collaborazioni con la Regione Basilicata.»
La regista Vania Cauzillo descrive lo spettacolo: «Abbiamo voluto mettere insieme, da una parte, la storia tramandata dalla tradizione dei Cucibocca e, dall’altra, un immaginario contemporaneo. Il risultato è un racconto che pone al centro ciò che più mantiene vivi i nostri paesi e le nostre comunità delle aree interne: il rapporto tra generazioni lontane. I Cucibocca sono una maschera che spaventa i bambini e che ha lasciato un ricordo indelebile nelle persone che hanno conosciuto questo rito da piccoli e che, una volta adulti, sono diventati essi stessi colore che spaventano i bambini.»
«I Cucibocca – prosegue Cauzillo –, come tutto ciò che riguarda la notte, la paura e i riti di passaggio, sono delle figure che esorcizzano la morte, visivamente affascinanti, e hanno ispirato profondamente il nostro lavoro. Siamo felici che il comune di Montescaglioso ci abbia affidato la realizzazione di uno spettacolo su questa tradizione legata al periodo natalizio, che rappresenta una delle storie per cui vale la pena visitare e vivere la Basilicata. Attraverso la nostra narrazione vogliamo celebrare l’impegno dei tanti giovani di Montescaglioso coinvolti nella sfilata dei Cucibocca, giovani che vivono in Basilicata, conoscono il territorio e hanno la forza, la voglia e l’energia per promuoverlo producendo cultura.»