Per un anno e mezzo siamo stati costretti a leggere le cifre dei caduti della guerra ucraina sui fogli di fantasia editi dai servizi occidentali che minimizzavano oltre ogni ragionevolezza le perdite di Kiev e invece aumentavano di un fattore dieci quelle russe. Ma le bugie non fanno vincere le guerre, ma riescono invece ad uccidere la verità e la dignità: i perdenti non vogliono confessare di esserlo, ma soprattutto tentano di nascondere i loro crimini. mentre  il bagno di sangue va assumendo dimensioni che ne fanno un massacro  epocale  senza che vi sia alcuno sforzo da parte dei leader statunitensi ed europei per chiedere la pace e mettere termine alla strage.

Si diceva che le perdite sono state minimizzate a un livello osceno per quasi un anno e mezzo dai narratori dei servizi segreti che sono stati le uniche fonti di informazione per i media mainstream sempre a cavalcioni sul naso di Pinocchio, ma da qualche tempo nonostante i migliori sforzi per nascondere la carneficina, diversi osservatori indipendenti sulla base di parametri  oggettivi avevano stimato il bilancio delle vittime delle forze ucraine tra le 250.000 e le 300.000 da quando il conflitto è scoppiato il 24 febbraio 2022. Le vittime militari russe sono state stimate a circa Il 10 per cento di quelle ucraine. Ma anche questo ormai è superato perché nuovi dati arrivati la settimana scorsa  indicano che l’entità delle perdite per il regime di Kiev sostenuto dalla Nato è molto più alta: le immagini satellitari citate dal canale Telegram di Intel Republic dei nuovi cimiteri scavati nel territorio ucraino suggeriscono che almeno 400.000 militari ucraini siano  morti in battaglie con le forze russe. Le tombe presumono singoli corpi sepolti il che ovviamente non è sempre vero  Inoltre, non vengono registrati gli innumerevoli morti che vengono lasciati a marcire dai comandanti del regime di Kiev sui campi di battaglia. Un’altra misura è ricavata dalle tristi notizie uscite la settimana scorsa sui media statunitensi secondo cui – in base alla fornitura di arti protesici da parte dei produttori tedeschi – ci sono stati 50.000 amputati tra i soldati ucraini:  secondo una proporzione tipica ciò corrisponde al un numero di caduti attorno al mezzo milione.

Ciò che rende tutto questo ancora più criminale e spregevole è che il conflitto avrebbe potuto essere evitato facilmente . Washington ei suoi alleati europei della Nato hanno scelto di ignorare tutti gli appelli della Russia per negoziare una soluzione politica alle preoccupazioni di sicurezza strategica di lunga data di Mosca circa l’espansione della Nato verso est e l’armamento del regime di Kiev. Gli sforzi diplomatici di Mosca sono stati ripudiati nel dicembre 2021, due mesi prima dell’escalation delle ostilità e quando la Russia è intervenuta per difendere i suoi interessi vitali e gli abitanti del Donbass minacciati di genocidio  il blocco Nato ha deliberatamente intensificato la violenza con incessanti forniture di armi giunte a un livello tale da esaurire gli arsenali dell’alleanza. Inoltre l’amministrazione  Biden ha respinto ogni suggerimento di negoziare la fine del conflitto con la Russia e i leader europei hanno seguito pedissequamente la follia criminale di Washington nel contrastare qualsiasi soluzione diplomatica.

In realtà l’Ucraina non ha mai avuto una possibilità di vittoria contro le forze russe  e tuttavia  fin dall’inizio, i media occidentali si sono abbandonati all’illusione che la NATO stesse “difendendo la democrazia dall’aggressione russa” (invertendo sfacciatamente la realtà) e affermando che alla fine la Nato  avrebbe vinto. Quindi i media occidentali hanno promosso la successiva illusione di una “controffensiva che cambia marea” mentre era assolutamente chiaro che questa azione si sarebbe tradotta in una catastrofe (con 47 mila morti da parte ucraina): per quale motivo avrebbe dovuto avere successo un’azione contro linee fortificate russe  profonde 30 chilometri quando poche settimane prima le truppe ucraine erano state scacciate dalla città fortificata di Artemovsk? La fiducia riposta nella mitica controffensiva era solo propaganda perché i capi militari e leader dell’alleanza sapevano che sarebbe stato un inutile carnaio e adesso anche i grandi giornali come il New York Times cominciano timidamente ad ammetterlo, ovvero ad ammettere che la strage è servita solo a non dover dichiarare la sconfitta del progetto ucraino e intanto preparare qualche altro massacro servendosi magari del golem tascabile polacco per tentare di nascondere la colossale disfatta. Biden e i suoi complici europei si trovano in un diabolico dilemma che hanno creato loro stessi: non possono ammettere la sconfitta dopo aver creato un immenso carnaio e quindi continuano incoerentemente a insistere come idioti sul fatto che l’Ucraina si addentri sempre più nel bagno di sangue. Ma l’idiozia non salva dall’accusa di crimini di guerra. 

Fonte:

Di BasNews

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