I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Melfi hanno arrestato in flagranza di reato un 31enne, di origini romene, dimorante nel foggiano, ritenuto responsabile di furto aggravato in concorso di cavi elettrici in rame.
Il risultato operativo è maturato nella notte di martedì scorso, 15 marzo, allorquando i militari, durante lo svolgimento di un servizio di controllo del territorio, finalizzato anche al contrasto dei reati contro il patrimonio, hanno immediatamente raggiunto il polo industriale di San Nicola di Melfi, dopo che l’operatore in turno alla Centrale Operativa della locale Compagnia aveva raccolto specifica segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112, avanzata dal personale della società “Enel” che gestisce la rete elettrica, concernente un calo di tensione che si era registrato in zona.
Il sopralluogo effettuato dai Carabinieri ha permesso di rilevare l’avvenuto furto di cavi relativi a due linee elettriche, di media e bassa tensione.
Gli operanti, resisi conto di quanto verificatosi, hanno avviato una successiva attenta perlustrazione dell’area, in prossimità dei punti in cui erano posizionate le linee aeree trafugate.
Tale iniziativa è risultata essere provvidenziale, in quanto gli stessi hanno scorto nel buio, a distanza, tre soggetti, uno di questi ancora aggrappato al palo della condotta elettrica, con in mano una cesoia.
Vistisi scoperti, gli altri due correi si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce, approfittando dell’oscurità e della natura del territorio circostante, costituito da vasti terreni agricoli, condizioni queste che non hanno reso possibile un inseguimento da parte dell’equipaggio intervenuto.
Nella circostanza, il soggetto posto sul palo è stato bloccato ed identificato appunto nel citato 31enne.
Parte della refurtiva è stata recuperata e restituita al rappresentante legale dell’”Enel”, mentre sono stati sequestrati i ramponi e la cesoia utilizzati dall’uomo per arrampicarsi sul palo e tranciare la linea elettrica.
Il cittadino romeno, in ragione di così evidenti gravi indizi di reato, nei cui confronti vale naturalmente la presunzione di innocenza, è stato dichiarato in stato di arresto.
L’episodio descritto sottolinea quanto sia importante e risolutivo attivare un tempestivo intervento in situazioni analoghe, attraverso il NUE 112 dell’Arma, di modo da poter prontamente predisporre risposte efficaci, in contesti areali anche delicati, a volte periferici, nei quali è necessario, oltretutto, assicurare l’efficienza di servizi pubblici essenziali, quali il corretto funzionamento della rete elettrica.